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Il Giornale Rassegna Stampa
23.08.2021 Afghanistan: Ahmad Massoud non si arrende, ma le democrazie non l'aiutano
Commento di Fausto Biloslavo

Testata: Il Giornale
Data: 23 agosto 2021
Pagina: 5
Autore: Fausto Biloslavo
Titolo: «La sfida di Massoud all'ultimatum talebano: 'Dialogo o battaglia'»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 23/08/2021, a pag.5, con il titolo "La sfida di Massoud all'ultimatum talebano: 'Dialogo o battaglia' ", il commento di Fausto Biloslavo.

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Fausto Biloslavo

Afghanistan, Ahmad Massud: “Siamo la resistenza, il mondo ci aiuti” - la  Repubblica
Ahmad Massoud

Ultimatum dei talebani all'ultimo lembo di libertà in Afghanistan, la valle del Panjsher. «Arrendetevi in 4 ore» sarebbe l'ordine dei conquistatori, ma potrebbe essere solo un gioco delle parti. E l'ex vicepresidente afghano, Amrullah Saleh, ha chiesto alla comunità internazionale «una zona sicura da ogni attacco» che protegga la valle, come era stato fatto per i curdi in Iraq ai tempi di Saddam Hussein. I talebani hanno ammassato truppe alle porte del Panjsher comprese le temibili «Unità rosse» i corpi speciali votati alla morte. In realtà il figlio del leggendario Ahmad Shah Massoud, che difese la valle prima dagli invasori sovietici e poi dai talebani del primo emirato, sta negoziando con i talebani. «Non mi arrendo, ma chiedo un governo inclusivo - ha dichiarato il giovane Massoud alla tv Al Arabiya - Se il dialogo non servirà una guerra sarà inevitabile». Nell'ultima ridotta di libertà afghana sono asserragliati fra miliziani tajiki del Panjsher e battaglioni dei corpi speciali circa 7mila uomini. Massoud ha rivelato che dopo la caduta di Kabul le forze anti talebane «si sono portati dietro centinaia di Humvee (i gipponi blindati americani nda) e abbiamo recuperato cinque elicotteri». Nella valle 120 chilometri a nord di Kabul, Massoud si prepara al peggio da due anni. La bandiera che sventola è quella di guerra dei mujaheddin degli anni ottanta e le reclute della milizia di «Rivolta popolare» si addestrano in tre basi. Lo stesso ministro della Difesa del governo deposto, il veterano Bismillah Khan, ha raggiunto il Panjsher. Difficile, però, resistere a lungo. La vecchia volpe dell'Afghanistan, l'inviato speciale del Cremlino, Zamir Kabulov ha dichiarato: «Non hanno una prospettiva militare. Sono già in difficoltà con il carburante anche per gli elicotteri. Non hanno rifornimenti». Nella valle dei cinque leoni è riparato anche il vicepresidente afghano Amrullah Saleh, ex capo dei servizi segreti, che ha mosso i primi passi come giovane collaboratore di Massoud senior. Dopo la fuga con la cassa del capo dello Stato, Ashraf Ghani, si è autoproclamato presidente a interim. E ha lanciato un messaggio riservato ai leader internazionale in possesso del Giornale.

«Dichiarate il Panjsher una zona sicura, di non attacco - scrive Saleh - È più o meno simile a quello che avete fatto in Iraq per difendere i curdi negli anni '90». Saleh offre anche un piano alternativo: «Se (la zona sicura del Panjsher nda) è troppo impegnativa politicamente tenete l'aeroporto di Kabul il più a lungo possibile e aiutatemi a insediarmi nello scalo». Massoud e il Panjsher possono contare forse sull'India, in funzione anti Pakistan, padrino dietro le quinte dei talebani. Il giovane leone ha vissuto a lungo in esilio da quando il padre è stato ucciso da Al Qaida, due giorni prima del'11 settembre. In Inghilterra ha frequentato l'accademia militare di Sandhurst e non è escluso un appoggio segreto del governo britannico. Massoud si è rivolto anche al presidente francese Emmanuel Macron. Il padre aveva storici legami con la Francia ed il figlio fa leva su personaggi come Bernard-Henri Lévy per ottenere appoggio da Parigi. Al momento, però, sta giocando la carta del negoziato. «Siamo pronti a parlare con i talebani, siamo già in contatto e i nostri rappresentanti si sono incontrati più volte. Anche noi - sottolinea Massoud - siamo musulmani e vogliamo la pace» ha dichiarato alla stampa araba. E aggiunto che «sono pronto a perdonare il sangue di mio padre». Massoud traccia i paletti: «Sono pronto a formare un governo con i talebani, ma un governo estremista in Afghanistan è inaccettabile».

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