Testata: Il Giornale Data: 05 agosto 2021 Pagina: 14 Autore: Daniel Mosseri Titolo: «In Germania gara ciclistica sulla strada di Buchenwald»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 05/08/2021, a pag. 14, con il titolo "In Germania gara ciclistica sulla strada di Buchenwald" l'analisi di Daniel Mosseri.
Daniel Mosseri
Buchenwald
Far sfrecciare i ciclisti del Giro d'Italia attraverso la Risiera di San Sabba oppure dentro al Mausoleo delle Fosse Ardeatine. Fatti i debiti cambiamenti storici e geografici, un'idea del genere è venuta agli organizzatori dell'equivalente gara ciclistica tedesca, il Deutschland Tour. Una delle tappe dovrebbe passare dalla Blutstraße, la «strada del sangue», come è chiamata la via d'accesso al famigerato campo di sterminio nazista di Buchenwald. I suoi cinque chilometri, costruiti fra il 1938 e il 1939 dai prigionieri dei nazisti sotto la brutale sorveglianza delle SS, servivano a collegare il campo alla statale Weimar-Ramsla. Buchenwald è stata una delle più grandi strutture allestite dal regime hitleriano sul suolo tedesco per sterminare ebrei, rom, omosessuali e migliaia di prigionieri di guerra stranieri. Gli storici hanno calcolato in oltre 56 mila le vittime di questo campo della morte, dove comune era anche la soppressione dei disabili e l'uso dei prigionieri come cavie umane. Quando ha ricevuto una mail dagli organizzatori del tour inviata a tutti i residenti del circondario per informarli del passaggio dei ciclisti, il direttore del Memoriale di Buchenwald, Jens-Christian Wagner, ha creduto a uno scherzo di cattivo gusto, riferisce la Bild. Wagner si è appellato al «buon senso» e ha poi criticato il ministero federale dell'Economia - «deve essere cieco», ha detto - anch'esso coinvolto nella pianificazione della tappa. Ma non si è trattato di una svista, ha spiegato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, Josef Schuster, spiegando che contatti con il Deutschland Tour ci sono stati. Schuster ritiene che una gara sportiva sulla Blutstraße manchi di rispetto alle vittime dei nazisti: «Nel pianificare il percorso, tanto la città di Weimar quanto il Deutschland Tour hanno tralasciato qualsiasi sensibilità per la storia», ha osservato. Anche Georg Maier, il ministro degli Interni della Turingia, ha chiesto che la tappa sia spostata a Weimar: «Il percorso deve essere modificato». Gli organizzatori la pensano diversamente e alla Bild hanno replicato ricordando che la manifestazione ciclistica si snoda lungo 727 chilometri, rappresentando così la «diversità naturale, culturale e storica della Germania». Sfrecciare sulla strada del sangue risponderebbe dunque alla volontà di commemorare.
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