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Il Giornale Rassegna Stampa
29.05.2021 Islam a scuola in Germania
Commento di Daniel Mosseri

Testata: Il Giornale
Data: 29 maggio 2021
Pagina: 15
Autore: Daniel Mosseri
Titolo: «Islam a scuola. Lo scivolone di Laschet: il sì a Erdogan»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 29/05/2021, a pag. 15, con il titolo "Islam a scuola. Lo scivolone di Laschet: il sì a Erdogan" l'analisi di Daniel Mosseri.

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Daniel Mosseri

La Cdu punta sull'uomo debole. Armin Laschet, la scelta anti-populista |  L'HuffPost
Armin Laschet

Berlino Un'amministrazione di centrodestra introduce l'ora di religione islamica nelle scuole per i bimbi musulmani e le sinistre protestano. Non è il mondo alla rovescia ma l'esito di un mezzo passo falso di Armin Laschet, il candidato cancelliere della Cdu alle elezioni di settembre in Germania (quelle che chiuderanno l'era di Angela Merkel). Dal 2017 Laschet è il governatore del Nord Reno-Vestfalia (Nrw), Land occidentale con 18 milioni di residenti. Qua vive un terzo dei circa 3,5 milioni di musulmani tedeschi, in larga parte discendenti di immigrati turchi e arabi. La scorsa settimana la ministra dell'Istruzione, la liberale Yvonne Gebauer ha annunciato il rilancio dell'ora di religione nelle scuole, materia in grande crescita, seguita da 1.800 alunni nel 2012, balzati a quota 22.000 nel 2019. In linea con quanto accade per le altre confessioni riconosciute dallo Stato, da domani le lezioni non saranno più tenute da laici preparati in storia dell'Islam, ma saranno vere e proprie corsi di religione. Gebauer ha parlato di «una pietra miliare» per le scuole del Land ma né i Verdi né Spd hanno preso bene l'annuncio. Perché a preparare la didattica Laschet e Gebauer hanno chiamato sei organizzazioni islamiche tedesche. Accanto a congregazione marocchina, comunità islamica bosniaca, unione dei centri islamico-albanesi e associazioni islamiche locali appare anche l'unione turco islamica per gli affari religiosi (Ditib). Forte di 900 moschee in Germania, la Ditib non è solo la più grande organizzazione religiosa dell'islam tedesco ma è diretta espressione del governo turco, che cura la preparazione dei predicatori. Da pochi anni finanziariamente autonoma da Ankara, la Ditib nasce come emanazione della Diyanet, la presidenza per gli affari religiosi voluta da Kemal Ataturk nel 1924 per imporre il controllo del governo sulle moschee. Sotto Recep Tayyip Erdogan la struttura è rimasta, ma le sue finalità sono cambiate. Nel 2017 sei imam Ditib sono stati espulsi dalla Germania perché accusati di setacciare la moschee alla ricerca di gulenisti. «Che la Ditib del Nrw parli con voce autonoma non ci crede nessuno», ha commentato l'ex presidente dei Verdi, il turco-tedesco Cem Özdemir. «Nulla può accadere senza un feedback del quartier generale e alla fine della catena di comando c'è Erdogan». D'accordo con lui il deputato regionale Spd Serdar Yüksel: «Con Ditib stanno portando la volpe nel pollaio. La Turchia ed Erdogan avranno un'influenza diretta sugli studenti».

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