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Il Giornale Rassegna Stampa
27.05.2021 Hamas: doppio crimine contro i bambini
Analisi di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 27 maggio 2021
Pagina: 16
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Il bimbo col mitra di Hamas. E' il terrorismo in culla»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 27/05/2021, a pag. 16 con il titolo "Il bimbo col mitra di Hamas. E' il terrorismo in culla", l'analisi di Fiamma Nirenstein.

A destra: Hamas lancia missili contro Israele e si fa scudo con i civili di Gaza

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Fiamma Nirenstein

Le immagini valgono spesso più di molte parole, e la foto di Yehie Sinwar, capo di Hamas che brandisce, davanti alla folla festante un bambino cui ha messo in mano un mitra, è multiplo: noi gestiremo le vostre vite e i vostri figli, sto tenendo questa creatura in braccio davanti a me come scudo, proprio come abbiamo usato i vostri bambini per farne scudi umani in difesa dei nostri missili. Qui a Gaza, sappiate che proseguiremo nella nostra educazione omicida fin dalla prima infanzia, la riteniamo vincente, getteremo Israele in mano, anzi sarà questo bambino che lo farà… Dei bambini non faremo scienziati, o tecnocrati, o musicisti: ne faremo terroristi a caccia di ebrei, shahid della causa della conquista islamista prima di Israele e poi dell'intero mondo occidentale. Voi che avete marciato nelle strade europee per difendere la cosiddetta causa palestinese e contro gli ebrei, dice qui Sinwar, tenetelo a mente: “Questo bambino è nelle mie mani, quindi adesso mi impossesso della sua innocenza, domani della sua vita. Avrà un mitra in mano come me perché ho il potere di insegnarglielo come detta la nostra Carta che disegna come scopo la cancellazione dello Stato di Israele, l'uccisione degli ebrei, la Guerra Santa contro l'Occidente infedele”. Leggete. Questo, sappiatelo, dice Sinwar alla folla sua, e a quella che ha marciato con slogan come "Non devi essere mussulmano per difendere la Palestina, devi solo essere umano" (questo si è visto a Roma!) oltre a "Palestina dal fiume al mare" cioè senza ebrei, nelle strada in questi giorni a Parigi, a Londra, a New York. Una solidarietà confusa e ignorante, che immagina che Gaza sia occupata, che non sa che è Hamas ha attaccato senza ragione la popolazione civile di Israele con più di 4000 missili forniti o costruiti d'accordo con l'Iran. Oppure, che è semplicemente antisemita. Adesso, dopo la guerra degli 11 giorni, molti cercano di immaginare una strada per curare le ferite: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo Segretario di Stato Blinken, in queste ore in visita in Medio Oriente, parlano di aiuti che devono "ricostruire" Gaza senza passare dalla mani di Hamas. Ma non è possibile: Hamas ha le sue mani su Gaza e sul popolo palestinese esattamente come le mani di Yehie Sinwar, capo si Hamas, ghermiscono quel povero bambino e lo scaraventano davanti a un microfono con un mitra in mano. Ci sarà molto presto un'altra guerra se uomini come Sinwar potranno mettere le mani sugli aiuti che si preparano già nei corridoi dell'UE e del Congresso americano per Gaza, anche se si pensa che debbano passare per la strada di Ramallah. Ramallah non ha né la forza né la voglia, adesso di contrapporsi a quella che è una mentalità di maggioranza nel mondo palestinese. Si affidino gli aiuti ai Paesi arabi dei Patti di Abramo.

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