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Il Giornale Rassegna Stampa
27.02.2021 La Liguria chiede un esule giuliano dalmata senatore a vita: era ora
La richiesta alla Presidenza della Repubblica

Testata: Il Giornale
Data: 27 febbraio 2021
Pagina: 15
Autore: la redazione del Giornale
Titolo: «La Liguria chiede un esule giuliano dalmata senatore a vita»

Riprendiamo dal GIORNALE del Piemonte e della Liguria di oggi, 27/02/2021, a pag.15, l'articolo "La Liguria chiede un esule giuliano dalmata senatore a vita".

Foibe: una tragedia cancellata a lungo, anche dai libri di storia -  Leccenews24
Una foiba

Con una mozione depositata nei giorni scorsi, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, chiede al presidente Toti e alla giunta di farsi promotori presso la Presidenza della Repubblica della proposta della nomina a senatore a vita di un rappresentante delle associazioni degli esuli della Venezia Giulia e della Dalmazia che si sia particolarmente contraddistinto per l'impegno a testimoniare e far conoscere le tragiche vicende delle foibe e dell'esodo. «Gli italiani esuli della Venezia Giulia e della Dalmazia, i loro familiari e le associazioni che li riuniscono e rappresentano - dichiara Muzio - hanno contribuito in maniera determinante, con la loro stessa presenza e con molteplici ricerche ed iniziative in campo scolastico, storico, letterario ed artistico, a far emergere dall'oblio quello che accadde nelle loro terre a partire dall'autunno del 1943 e a renderlo patrimonio comune della coscienza nazionale». La Liguria tra l'altro è storicamente una delle regioni che ha accolto il maggior numero di esuli, proprio quando in molte zone d'Italia il Partito Comunista sobillava le popolazioni a respingerli e a trattarli come nemici. «Questo fondamentale contributo - prosegue - è stato evidenziato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in diversi discorsi tenuti in occasione dell'annuale celebrazione del Giorno del Ricordo. Il 9 febbraio 2020 il Capo dello Stato ricordò che si deve soprattutto alla lotta strenua degli esuli e dei loro discendenti se oggi, sia pure con lentezza e fatica, il triste capitolo delle foibe e dell'esodo è uscito dal cono d'ombra ed è entrato a far parte della storia nazionale, accettata e condivisa. Conquistando, doverosamente, la dignità della memoria. Alle vittime di quella persecuzione, ai profughi, ai loro discendenti, rivolgo un pensiero commosso e partecipe. La loro angoscia e le loro sofferenze non dovranno essere mai dimenticate». Come correttamente la nomina di Liliana Segre a sentarice a vita è il più forte messaggio dell'Italia che rifiuta l'orrore nazifascista, così pure Muzio chiede che venga ricordato chi subì lo sterminio e la pulizia etnica di matrice comunista: «Credo che i tempi siano maturi per compiere, attraverso un alto e formale riconoscimento civile quale la nomina di un senatore a vita, un ulteriore passo in avanti in questo percorso di giustizia e verità, nel quale la Presidenza della Repubblica ha esercitato un autorevole ruolo di primo piano».

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