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Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 22/01/2022, a pag. 2, l'analisi di Giulio Meotti dal titolo " 'Fascismo woke'. Il figlio di Norman Mailer sulla cancellazione del padre".
Giulio Meotti Roma. "Il trambusto è iniziato quando Random House, l'editore di lunga data di Norman Mailer, ha previsto di pubblicare un libro contenente molti degli scritti e interviste in cui mio padre ha esposto con preveggenza la fragilità della democrazia". Si apre così sullo Spectator il racconto che Michael Mailer, il figlio del grande romanziere autore de Il nudo e il morto, dedica alla cancellazione del padre. La collezione aveva lo scopo di onorarne il centenario. "Random House ha accolto favorevolmente la proposta, ma settimane dopo ha rifiutato di pubblicarlo. Si dice che c'erano obiezioni da parte dei giovani dirigenti all'uso della parola `negro' nel saggio The White Negro". Qualunque sia la ragione, scrive Mailer, "il risultato è che il libro verrà pubblicato da Skyhorse, un editore che sembra apprezzare le polemiche. Ha pubblicato il libro di memorie di Woody Allen dopo che è stato rifiutato da Hachette". Una vittoria. "Forse. Forse no. Questa lite non riguarda solo mio padre. E' l'ironia di promuovere la diversity mentre si annulla il pensiero diverso. Se il mondo dell'editoria non è più il luogo del libero scambio di idee, allora a che punto siamo come cultura? Molto tempo fa, gli editori si opposero a Joseph McCarthy nella sua caccia alle streghe comuniste. Se le forze brutali del fascismo non hanno potuto cancellare gli scrittori, allora perché sta accadendo ora?".
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