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Il MANIFESTO di giovedì 25 maggio 2006 pubblica un articolo di Rossana Rossanda sulle polemiche relative alla candidatura di Alberto Asor Rosa al ministero dell'Università e della Ricerca. Quì e chiaro che le cose sonno peggiori di quanto sembrassero nelle prime righe del testo. Non é che la Rossanda non abbia letto o non ricordi la mostruosa affermazione di Asor Rosa. E' che la condivide. La considera anzi una "constatazione". Differentemente da quelli che l'hanno preceduta - la generazione antifascista di Elio Toaff, Tullia Zevi, Amos Luzzatto - essi non concepiscono differenza alcuna fra ebraismo e governo di Israele, le cui scelte sono sacre e intoccabili. Ogni critica nasconderebbe una (inconfessata) volontà di distruzione di quello stato. Sarebbe oggettivamente fascista, filoaraba, anzi oggi terrorista. Un paio d'anni fa successe alla sottoscritta di essere assediata perché si teneva una riunione noglobal in preparazione del forum sociale europeo in una scuola dismessa dell'ex ghetto di Roma. Una folla tumultuosa, agitata da qualcuno che ci additò come terroristi antisemiti in quanto filopalestinesi, ci voleva prendere a pietrate. Aspetto ancora le scuse del professor Di Segni. Figuriamoci quando una settimana fa viene in mente a Oliviero Diliberto che Asor Rosa sarebbe un buon ministro dell'Università - il Pdci è il solo partito che non chiede posti per i suoi. Il nuovo leader della comunità ebraica, Morpurgo, che manifestamente non ha letto La guerra ma ha sentito quel torbido vociare, protesta vivacemente sul Corriere. Un così tremendo antisemita nel governo! Ha un bel protestare a sua volta, e con fin troppo pazienti argomentazioni, sul Corriere medesimo, il nostro professore. Sulle "fin troppo pazienti argomentazioni" di Asor Rosa la sciamo la parola a un ebreo di sinistra, che in passato è stato collaboratore del MANIFESTO. Wlodek Goldkorn, che ha scritto sul suo blog "Contaminazioni": No, la cosa che io ho trovato la peggiore e' la seguente frase: "come dicevano i miei padri, dove c'e' sofferenza c'e' Cristo". Non e' solo l'allusione all'accusa di deicidio. E' anche distinguere tra "i miei padri" (quelli del buon cristiano Asor Rosa) e gli altri padri (degli ebrei). Infine, la frase: ''dove c'e' sofferenza c'e' Cristo'' significa che Cristo era ad Auschwitz. Lo raccontano pure gli integralisti cattolici. Le mie nonne, i mie zii e zie, i miei cugini e cugine, morti ai primi di agosto 1943 ad Auschwitz della presenza di Cristo non si sono accorti."
Fassino, che pure lo conosce e sa bene che uomo è, finge di spaventarsi e spaventa, pare, Romano Prodi. In breve exit Asor Rosa, ministro sarà Fabio Mussi. Penso che Mussi sarà un buon ministro, sono sicura che per Asor Rosa è una grana di meno, ha da scrivere e scrivere. Ma è ben amaro quel che si lascia dire su di lui, e così a vanvera, e così contro il vero. Nessuno ha aperto bocca. E sarebbe finita così se qualche giorno dopo non fossero apparse nientemeno che su l'Unità due colonne a firma di Victor Magyar che più stolte e velenose non potrebbero essere. Magyar passa per un uomo di sinistra. Si presume che, meno impegnato di Morpurgo, Fassino e Prodi, abbia letto La guerra. No. Asor Rosa, scrive, è un razzista, un antisemita, frascheggia con i negazionisti e con Auschwitz. Adesso basta. Questa è una canagliata. Non ha a che vedere con la politica il dare dell'antisemita a chiunque critichi Israele. Soltanto una immensa sofferenza, nessun diritto divino ha dato a quel popolo una terra dove può sentirsi al sicuro da persecuzioni secolari. La Rossanda adotta qui la "giustificazione" dell'esistenza di Israele a suo tempo adottata da Stalin. Israele non avrebbe nessun diritto nazionale e storico, ma solo quello derivante dalla Shoah. Il diritto all'autoderminazione sarebbe dunque per gli ebrei in Terra di Israele soltanto una "compensazione" per le sofferenza subite. Ma né le grandi potenze ieri né l'Europa si sono date cura di compensare i palestinesi perché gli era tolta una terra che avevano ragione di considerare loro. Penso che portiamo una responsabilità se la lotta fra Israele e Palestina è diventata atroce. Penso che il Muro non è meno odioso di quello di Berlino, Il muro di Berlino serviva a togliere la libertà alle vittime del comunismo propugnato anche da Rossana Rossanda, il "muro" di Israele serve a salvare vite umane Gli omicidi mirati di chi organizza stragi di civili israeliani sono, per la Rossanda, "solo feroci". Le stragi di israeliani invece sono "ferocemente disperate", più giustificabili. Leggo che da un paio di giorni le coppie miste - di sangue? di religione? - sono obbligate a lasciarsi o lasciare Israele. Qui Rossana Rossanda diffonde falsità, basandosi su notizie da lei lette frettolosamente e mal comprese. Israele ha vietato ricongiungimenti famigliari tra Anp e Israele, perché in passato sono stati utilizzati per organizzare attentati. Non ha mai stabilito ciò che scrive la Rossanda Insomma è una tragedia sulla quale ho non solo diritto ma dovere di esprimermi. Che nessuno si permetta di darmi dell'antisemita. Non a gente come Asor Rosa, come me. redazione@ilmanifesto.it |
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