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La Repubblica Rassegna Stampa
20.11.2022 Russia-Iran, alleanza tra Paesi criminali
Cronaca di Daniele Raineri

Testata: La Repubblica
Data: 20 novembre 2022
Pagina: 14
Autore: Daniele Raineri
Titolo: «Mosca ha usato il missile che trasporta l’atomica. Patto con l’Iran per i droni»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 20/11/2022, a pag. 14, la cronaca di Daniele Raineri dal titolo "Mosca ha usato il missile che trasporta l’atomica. Patto con l’Iran per i droni".

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Daniele Raineri

Russia's ambitions, Ukraine's resistance, and the West's response

I russi durante i bombardamenti contro le città ucraine del 17 novembre hanno usato un missile Kh-55 che di solito è usato come vettore per un’arma atomica, ma hanno sostituito la testata atomica con una testata inerte – che è stata trovata e fotografata. Vuol dire che il missile non portava esplosivo ed era soltanto un oggetto molto pesante e veloce (e anche costoso) scagliato contro il bersaglio, nel caso specifico la capitale Kiev. In questa fase della guerra si incrociano ormai tutti i giorni segnali di pace che fanno pensare alla possibilità di negoziati imminenti fra Mosca e Kiev e segnali in direzione opposta che vanno invece verso un incrudelimento della situazione. Gli osservatori hanno fatto alcune ipotesi per spiegare il ritrovamento del Kh-55. Le scorte di missili dei russi si stanno esaurendo e forse il missile inerte è stato sparato soltanto per fare numero e raggiungere così la quota di lanci stabilita dai generali russi. Questa settimana Mosca ha bruciato una quantità di ordigni molto alta e ha toccato i 96 in un giorno solo – è stato il bombardamento più grande dall’inizio dell’invasione. Potrebbe essere che stia lanciando tutto quello che ha a disposizione. É possibile anche che il Kh-55 sia stato lanciato per ingannare le difese ucraine e costringerle a usare un contromissile per l’intercettazione, con la speranza di esaurire le scorte degli ucraini. Un’altra spiegazione è che i russi sapevano che gli ucraini avrebbero trovato la testata inerte e che sarebbe nato un caso: perché hanno lanciato un vettore costruito per portare un’arma atomica ma senza l’arma atomica? Potrebbe essere un avvertimento in stilemafioso, se passasse l’interpretazione più preoccupante. Il significato sarebbe: per questa volta abbiamo lanciato soltanto il missile, la prossima volta ci potrebbe essere anche la testata nucleare. Da due mesi Mosca gira attorno al tema di una possibile vendetta atomica in caso di sconfitta, senza mai dirlo con parole esplicite e senza però smentire con credibilità. Per trovare una soluzione alla scarsità di missili, Mosca avrebbe appena fatto un accordo con l’Iran per produrre i droni suicidi iraniani grazie a fabbriche sul suolo russo, sostiene uno scoop del Washington Post. L’incontro fra iraniani e russi sarebbe avvenuto ai primi di novembre, secondo informazioni di intelligence “viste” dagli americani, dove di solito quel viste vuol dire che sono arrivate da un servizio segreto alleato degli Stati Uniti. La Russia pensa a una guerra lunga. Ieri il presidente Zelensky ha detto che una tregua adesso finirebbe per avvantaggiare l’esercito di Putin, che adesso è in crisi ma avrebbe l’opportunità di riorganizzarsi. E venerdì il Pentagono ha annunciato che cinque portaerei di paesi Nato cominceranno un’esercitazione congiunta nel settore Nord dell’Atlantico e nel Mediterraneo – e si tratta di un dispiegamento di forze senza precedenti. Ci sono le americane George H.W. Bush e Gerald R. Ford, la britannica Queen Elizabeth, la francese Charles De Gaulle e l’italiana Cavour.

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