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La Repubblica Rassegna Stampa
31.10.2022 Berlusconi non rinnega l’amico Putin
E attacca ancora Zelensky

Testata: La Repubblica
Data: 31 ottobre 2022
Pagina: 9
Autore: la redazione di Repubblica
Titolo: «Berlusconi non rinnega l’amico Putin: 'Per la pace meno armi a Zelensky'»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 31/10/2022, a pag.9 la cronaca "Berlusconi non rinnega l’amico Putin: 'Per la pace meno armi a Zelensky' ".

Berlusconi rivela:
Silvio Berlusconi

Un’Ucraina smembrata: senza la Crimea, perché l’annessione alla Russia non va messa in discussione, e un nuovo referendum nel Donbass, sotto il controllo occidentale. E basta con le armi a Kiev, per convincere Zelensky a trattare: meglio spedire finanziamenti per ricostruire le città bombardate. È la ricetta di Silvio Berlusconi, che torna a parlare di guerra nel libro La grande tempesta di Bruno Vespa, in uscita venerdì. Come sempre accade quando non è troppo filtrato da uffici stampa e consiglieri, il Cavaliere fornisce una versione che ammicca a Vladimir Putin, definito anche stavolta «uomo di pace». Soprattutto, il presidente di FI scompagina di nuovo la tela atlantista della premier Giorgia Meloni, che ha appena rimarcato«l’alleanza incrollabile e la partnership strategica» con gli Usa, rivolgendosi in video-messaggio alla National Italian American Foundation, mentre il governo lavora al sesto pacchetto di aiuti militari. Naturalmente Berlusconi ripete la solita premessa: «In questa situazione non possiamo che essere con l’Occidente nella difesa dei diritti di un Paese libero come l’Ucraina».

Putin ha ragione, c'è un nuovo ordine mondiale. Non è lui però a guidarlo
Vladimir Putin

Ma alla domanda di Vespa su quali possano essere le condizioni per avviare una trattativa di pace, risponde che ci si potrebbe arrivare «solo se a un certo punto l’Ucraina capisse di non poter più contare sulle armi e se, invece, l’Occidente promettesse di fornirle centinaia di miliardi di dollari per la ricostruzione». Solo così Zelensky «forse potrebbe accettare disedersi al tavolo». Vespa obietta che Putin dovrebbe almeno lasciare le due regioni (Kherson e Zaporizhzhia) occupate e annesse dopo le altre due del Donbass, Donetsk e Luhansk. Berlusconi sembra d’accordo, aggiunge però che non si dovrebbe discutere l’appartenenza alla Russia della Crimea e fare un nuovo referendum nel Donbass con la vigilanza dell’Occidente. Il leader di FI torna anche sull’audio-gate della Camera. In particolare, sullo scambio di venti bottiglie di vodka e lambrusco con Putin. Fornendo una versione di cui non si trova traccia nelle registrazioni diffuse da La Presse . Secondo l’ex premier, un deputato gli avrebbe chiesto: «E vi siete fatti anche dei regali con Putin?» E lui avrebbe risposto divertito: «Sì certo,venti bottiglie di vodka e venti di lambrusco». Uno scherzo, niente più. Ma negli audio non si sente alcuna domanda. Nell’intervista al conduttore di Porta a Porta affiora qualche malumore sulla composizione del governo (oltre a Ronzulli, «anche il no al ministero della Giustizia ci ha deluso…»), ma assicura che il premierato a Meloni non causa a FI «alcun disagio». Sono comunque le esternazioni in politica estera a far discutere. Per il segretario di Azione, Carlo Calenda, «Berlusconi continua a fare propaganda per Putin». Per il dem Lorenzo Guerini «sostenere l’Ucraina è la via per giungere a una pace giusta». In serata il ministro della Difesa, Guido Crosetto, assicura: «Seguiremo la linea dell’alleanzaatlantica».

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