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La Repubblica Rassegna Stampa
13.07.2022 Ucraina: distrutti i depositi di munizioni russe
Cronaca di Daniele Raineri

Testata: La Repubblica
Data: 13 luglio 2022
Pagina: 12
Autore: Daniele Raineri
Titolo: «Distrutti i depositi di munizioni russe: 'Con le super armi la guerra finisce'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 13/07/2022, a pag. 12, con il titolo "Distrutti i depositi di munizioni russe: 'Con le super armi la guerra finisce' " l'analisi di Daniele Raineri.

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Daniele Raineri

In pictures: Ukraine marks Day of Unity amid Russia invasion fears |  Euronews

A questo punto bisogna chiedersi se l’invasione russa in Ucraina non è stata fermata in modo definitivo nel luglio 2022, grazie all’arrivo sul campo di battaglia dei lanciarazzi mobili Himars. Può suonare come una domanda imprudente, ma l’impatto della nuova arma – capace di colpire un bersaglio a più di settanta chilometri con un margine di errore di nove metri – in soltanto tre settimane è difficile da esagerare. Questo è Igor Girkin, ex comandante dei separatisti che sta dalla parte della Russia: «Negli ultimi cinque giorni sono stati colpiti dieci grandi depositi di munizioni per l’artiglieria, numerosi depositi di carburante, dieci posti di comando e altrettante caserme vicino al fronte e nelle retrovie. E anche molte postazioni di artiglieria e di difesa antiaerea. Il risultato: perdite enormi di soldati e di equipaggiamento. Quando ci decideremo a fare qualcosa?».

New ′Glory to Ukraine′ army chant invokes nationalist past | Europe | News  and current affairs from around the continent | DW | 24.08.2018

Lunedì i lanciarazzi americani hanno colpito quindici posizioni sparse lungo tutti i mille chilometri del fronte, anzi: molto dietro la linea del fronte, dove i russi fino a giugno pensavano di essere al sicuro. Dal Donbass fino alla regione di Kherson. Uno di questi bombardamenti a Nova Kakhovka ha centrato un deposito di munizioni e ha creato un’esplosione notturna che è stata filmata dagli abitanti della zona ed è finita su tutti i siti di notizie del mondo, ma di colpi così ce ne sono tutti i giorni. I russi hanno detto che in quella base vicino alle case non c’era materiale da guerra e che invece si trattava di un deposito di fertilizzante, ma si tratta di un tentativo di salvare la faccia – perché ci sono immagini del mattino dopo che mostrano i resti delle munizioni saltate in aria. Non è chiaro se siano morti anche dei civili e quanti. Una persona cheabita nella città occupata di Kherson e per cautela preferisce non vedere pubblicato il suo nome dice aRepubblica che i bombardamenti ucraini contro le posizioni russe sono festeggiati con discrezione da una parte della popolazione, perché vuol dire che quel territorio non è stato dimenticato e non è destinato a diventare un pezzo di Russia, come invece sostiene la parte di popolazione che sta con gli invasori. Un blogger filorusso di Donetsk commenta così, dopo il bombardamento di due depositi di munizioni e carburante a Shakhtersk: «È dal 2016 che questi depositi militari sono nello stesso posto, non hanno mai cambiato posizione. Il nemico sa tutto di queste cose. E comunque non puoi nascondere un reparto militare, specialmente i depositi di munizioni. Satelliti, spie, confessioni dei prigionieri, non è un segreto… in città c’era buio e panico, lemunizioni sono andate perdute… Gli ucraini distruggeranno tutto sul territorio della Repubblica di Donetsk, sia le posizioni militari sia quelle civili. Io cerco di credere nella Russia, ma qui le conclusioni sono ovvie. Devono costruire qualcosa per trasportare le munizioni più lontano, non abbiamo ancora fatto nulla ma magari è arrivato il momentodi farlo?». Gli esperti leggono l’andamento della guerra in Ucraina anche grazie al sistema Firms della Nasa, che dallo spazio individua il bagliore dei fuochi a terra. Di solito serve a segnalare incendi, ma nel contesto del conflitto è capace di osservare in tempo reale gli scambi di artiglieria. Ebbene, è ancora presto per interpretare il dato, ma da qualche giorno il fuoco dell’artiglieria russa è in calo. Può essere che la distruzione dei depositi nelle retrovie cominci a fare effetto. L’inviato del Telegraph dice che è così e che gli artiglieri russi sono increduli per la mancanza di munizioni. Nel Donbass i russi erano capaci di sparare dieci volte il numero di proiettili sparati dagli ucraini ed è grazie a questa potenza di fuoco superiore che a giugno hanno conquistato le città di Severodonetsk e di Lysychansk. Lo scopo degli ucraini, e delle intelligence occidentali che forniscono in tempo reale una quantità enorme di dati e di possibili opzioni, è mettere in crisi questa superiorità russa. Domenica gli Himars hanno centrato un posto di comando nella regione occupata di Kherson e secondo fonti ucraine hanno ucciso un generale, quattro alti ufficiali della 20esima Divisione fucilieri motorizzati e centocinquanta soldati. Potrebbe essere un’esagerazione da parte ucraina, ma ieri fonti russe hanno cominciato a confermare e hanno dato i nomi di due comandanti morti. E’ uscita la foto del comando – il tetto è stato centrato in pieno da un missile. Per ora i lanciarazzi americani in Ucraina sono otto. Lunedì sul Washington Post un editoriale firmato da Max Boot chiedeva: “Mandate sessanta Himars e mettiamo fine alla guerra”. Il numero di Himars e sistemi affini (gli M270) è destinato a salire a venti entro la fine di luglio.

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