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La Repubblica Rassegna Stampa
08.05.2022 Russia in difficoltà. Ma la Cia avverte: 'Mosca alzerà il tiro'
Cronaca di Paolo Mastrolilli

Testata: La Repubblica
Data: 08 maggio 2022
Pagina: 6
Autore: Paolo Mastrolilli
Titolo: «Londra: 'Esercito russo in difficoltà'. Ma la Cia avverte: 'Mosca alzerà il tiro'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 08/05/2022 a pag.6 con il titolo "Londra: 'Esercito russo in difficoltà'. Ma la Cia avverte: 'Mosca alzerà il tiro' " la cronaca di Paolo Mastrolilli.

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Paolo Mastrolilli

Guerra in Ucraina, Biden su Putin:
Joe Biden

I più negativi sono i servizi segreti britannici, convinti chele forze armate russe siano nei guai, al punto di rischiare un’umiliante sconfitta in Ucraina. Proprio per questo, però, il capo della Cia William Burns avverte che Putin «è in uno stato d’animo in cui crede dinon poter permettersi di perdere, e penso sia convinto che raddoppiare gli sforzi gli consentirà di fare progressi ». Il conflitto in Ucraina, aggiunge Burns, viene osservato con attenzione anche dalla «leadershipcinese per trarre tutte le lezioni utili pensando alle sue ambizioni relative a Taiwan». Alla vigilia della celebrazione di domani, quando dal discorso del capo del Cremlino si capirà che strategiaintende adottare, gli occidentali fanno le loro analisi sulle operazioni militari di Mosca, e oggi discuteranno le prossime mosse in un vertice virtuale del G7 a cui parteciperà anche Zelensky. Secondo il bollettino pubblicato ieri da Londra, gli ucraini sono riusciti a distruggere almeno un T-90M, il carro armato russo più potente e moderno. Se Kiev demolisce i mezzi più avanzati di Mosca, dimostra quanto profonde siano le sue difficoltà. Anche perché Putin ha solo 100 T-90M, e non può rimpiazzarli facilmente, perché le sanzioni occidentali lo privano delle componenti tecnologiche di cui avrebbe bisogno. I britannici stimano che nella prima fase fallimentare del conflitto le forze armate russe abbiano perso il 25% della capacità operativa, e faticheranno a ricostituirla. Un altro segnale dei problemi di Mosca sta nel bombardamento di tre ponti nella zona orientale di Kharkiv. Secondo Kiev, lo scopo era «rallentare la controffensiva ucraina». Fino a ieri era vero il contrario. Gli uomini di Zelensky dovevano distruggere le infrastrutture dei trasporti per frenare l’avanzatadel Cremlino.Le analisi americane sono più caute di quelle britanniche, come dimostrano le parole di Burns, richiamato dal presidente Biden affinché finiscano le soffiate tipo quelle secondo cui gli Usa hanno aiutato ad uccidere i generali russi e ad affondare la nave Moskva. La seconda fase dell’offensiva procede più lentamente del previsto, con conquiste di territorio ucraino nel Donbass che non superano quasi mai un miglio al giorno, e spesso vengono ricacciate indietro il giorno dopo. Questo dipende dalle difficoltà russe, ma anche dal cambio di strategia rispetto all’attacco fallito nel nord. Ora Mosca bombarda a tappeto il territorio nemico, e fa avanzare i suoi mezzi solo quando ritiene che le difese ucraine siano state debellate. Quindi la guerra diventa in parte una corsa contro il tempo, in cui il Cremlino deve aggiustare la strategia, ricostituire le forze, e conquistare più terreno possibile, prima che Kiev riceva tutti gli armamenti pesanti in arrivo dall’Occidente. Escludendo per ora un conflitto nucleare che non avrebbe vincitori, il problema è capire quanto efficace possa essere la mobilitazione generale convenzionale che Putin sembra pronto a dichiarare. La Russia arruola 260.000 coscritti all’anno, ma non sono pronti per la guerra, e ha 2 milioni di riservisti, che però non vengono addestrati da tempo, e lasciando case e lavoro farebbero capire al Paese che combatte una guerra e non sta vincendo. Dunque Putin può ancora scatenare l’inferno temuto dalla Cia, ma è possibile che la sua forza militare sia in gran parte propaganda.

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