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La Repubblica Rassegna Stampa
01.03.2022 Tiziano Ferro, i figli e la foto sui social
Un articolo che stupisce firmato da Elena Stancanelli

Testata: La Repubblica
Data: 01 marzo 2022
Pagina: 25
Autore: Elena Stancanelli
Titolo: «Tiziano Ferro e i figli quello che non dice una foto sui social»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 01/03/2022, a pag.25 con il titolo "Tiziano Ferro e i figli quello che non dice una foto sui social", la cronaca di Elena Stancanelli.

Leggiamo con stupore l'articolo di Elena Stancanelli. Mai lo avremmo immaginato su una testata come Repubblica...

Elena Stancanelli - Leggermente
Elena Stancanelli

Tiziano Ferro diventa papà di 2 bimbi: ecco le prime foto di Margherita e  Andres
La foto pubblicata da Tiziano Ferro

Tiziano Ferro annuncia sui social di essere diventato padre di Margherita e Andres. La prima ha nove mesi e il secondo quattro. Accompagna la notizia con una fotografia che mostra la nuova famiglia. I due bambini, di spalle, sono stretti nel doppio abbraccio del cantante e di Victor Allen, il marito e padre a sua volta. Come ormai accade sempre in questi casi il paradosso è che si chiede discrezione mostrando al mondo la propria intimità. È il lodo Kate Middleton: vuoi una mia foto privata? Te la do io, così da mettere in fuori gioco i paparazzi. Eppure in questo modo, e non sto dicendo che non sia legittimo, il peso della propria presenza pubblica si modifica. Sparisce qualsiasi smarginatura data dalla casualità. Viene eliminato lo sguardo inopportuno, l’assedio, ma anche qualche guizzo vivace, scoordinato. Che sia casuale non significa che sia vero, una foto rubata è una foto confutabile. E si può sempre dire non sono io, sono stato equivocato, accostato per significare qualcos’altro. Ma di certo una foto che mostra quello che vuoi si dica di te è la cosa più lontana dalla vita che si possa immaginare. Le foto della vita privata della duchessa di Windsor e di Tiziano Ferro, e quelle di molti altri vip, sono come volantini di propaganda, che con un linguaggio organizzato politicamente spiegano quello che hanno fatto e perché. Per esempio, Tiziano Ferro si è mostrato spesso con i propri cani, tutti presi dal canile e tutti adottati quando erano già anziani. Adottare un cane anziano è senza alcun dubbio un gesto di grande generosità. Quindi Tiziano Ferro non solo ci stava dicendo di aver fatto qualcosa di generoso ma ci invitava a fare la stessa cosa, a salvare a nostra volta cani anziani da una vecchiaia in gabbia. Ineccepibile. La foto di ieri, quella in cui annuncia di essere diventato padre, è in bianco e nero e sprizza felicità ed emozione. Nella cornice, anche sul piano coreografico, di una tradizionale e rassicurante affettività familiare. Ma in qualche modo si tratta di una pezza, messa sopra qualcosa che non si intende in alcun modo spiegare. Infatti Tiziano Ferro scrive che per rispettare la riservatezza di Margherita e Andres, lui e Victor — che definiscono la paternità «il più alto degli onori e il più impegnativo degli oneri» — ne proteggeranno l’intimità meglio che potranno. E che il racconto della loro vita verrà reso pubblico solo quando e se lo vorranno loro, i figli, il cui insindacabile diritto è conoscerlo prima del resto del mondo. Molti anni fa, di fronte alle nascite inopinate di figli di persone famose, al massimo ci si interrogava su chi fosse il padre. Si spettegolava sulle relazioni fuori dai matrimoni, si congetturava di focose nottate, incontri casuali. A volte questo costringeva le madri a confessioni strazianti e i padri a opportuni risarcimenti, altre, come nel caso di Ornella Muti, il segreto vinceva, resisteva fino al momento in cui smetteva di essere interessante. Un po’ come l’identità di Elena Ferrante, nessuno ha mai saputo chi fosse il padre biologico di Naike Rivelli, fin quando la curiosità si è trasformata in indifferenza. Chi se ne importa di chi è figlia, quel che importa è che la sua bellezza ci consola, proprio come L’amica geniale . Ma oggi che la genitorialità passa attraverso modalità non tradizionali, le questioni da nascondere sono molte e molto più complesse. In una coppia composta da due uomini, come nel caso di Tiziano Ferro, i figli arrivano solo in due modi: per adozione o tramite una maternità surrogata, chiamata anche “per altri”. Se si trattasse di un’adozione probabilmente lo avrebbero dichiarato subito perché, come dimostra la storia dei cani (lo dico col rispetto profondo di chi, come me, non ha figli e si porta in giro un cane anziano) l’adozione è un gesto innegabilmente generoso. “Ho adottato due figli togliendoli da un orfanotrofio” è un racconto della loro vita che probabilmente non avrebbero avuto alcuna remora a condividere. Anche per fare del sano proselitismo, per spingere altre persone ad adottare e salvare bambini. Per quale ragione, quindi, l’annuncio di Tiziano Ferro non suscita la simpatia e l’empatia per cui era stato pensato? Perché, proprio come il piedino, o la manina non ricordo più, della figlia di Naomi Campbell nata da un cavolo e ritrovatasi su Instagram a meno di quarantotto ore di vita, quei figli rischiano di somigliare più a una Porsche Cayenne che al frutto dell’amore. Oggetti preziosi, inarrivabili ai più, esposti con arroganza. Una comunicazione di sé sghemba e incontrollata può essere fastidiosa. La pressione di chi cerca notizie come un lupo affamato nella foresta può essere addirittura pericolosa, come insegna la vicenda di Lady Diana. Ma quando sei tu e solo tu a scegliere come raccontarti, poi ti tocca la responsabilità del tuo racconto.

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