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La Repubblica Rassegna Stampa
30.07.2021 Via libera al Memoriale della Shoah a Londra
Cronaca di Antonello Guerrera

Testata: La Repubblica
Data: 30 luglio 2021
Pagina: 15
Autore: Antonello Guerrera
Titolo: «Il Memoriale della Shoah fa litigare Londra: 'Non è nel posto giusto'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 30/07/2021, a pag.15, con il titolo "Il Memoriale della Shoah fa litigare Londra: 'Non è nel posto giusto' " la cronaca di Antonello Guerrera.

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Antonello Guerrera

UK greenlights plan for new Holocaust memorial outside Parliament | The  Times of Israel
Il progetto del Memoriale della Shoah a Londra

Per il leader laburista Sir Keir Starmer si tratta di un’opera «vitale e bellissima, così le nuove generazioni potranno imparare dalla Storia e dai suoi orrori ». Per il rabbino Capo del Commonwealth, Ephraim Mirvis, «siamo davanti a un momento significativo, un memoriale nazionale » della Shoah. È «qualcosa di incredibilmente potente», secondo l’associazione ebraica britannica “Board of Deputies of British Jews”. Mentre per il sindaco di Londra, il musulmano Sadiq Khan, «questa decisione arriva al momento giusto. Il monumento verrà costruito in un luogo molto significativo, di fianco al Parlamento di Westminster, al cuore della democrazia contemporanea ». Sì, finalmente si farà. Dopo molte discussioni, il memoriale dell’Olocausto di Londra ieri ha avuto il via libera da una commissione governativa. Una decisione celebrata da tre sopravvissuti al genocidio nazista, Sir Ben Helfgott, Lily Ebert e Susan Pollack, che ieri si sono ritrovati nella location dove sorgerà. L’architetto è Sir David Adjaye e l’opera è una maxi struttura metallica bronzea, quasi tagliata a fette, con un nucleo interno composto da un piccolo museo. Costerà circa 120 milioni di euro, i lavori inizieranno a fine anno e saranno completati nel 2025, regalando così alla capitale britannica un memoriale simile a quello di Berlino. Ma l’opera, a Londra, desta ancora controversie e le associazioni contrarie promettono battaglia in tribunale. Il problema, per i suoi oppositori, è il luogo scelto. Ossia i Victoria Tower Gardens, i giardini sul lato occidentale del parlamento dei Westminster, praticamente uno degli ultimissimi parchi del centro rimasti lungo il Tamigi che verrebbero occupati quasi del tutto con l’installazione di Adjaye. Lo stesso municipio di Westminster, dove è prevista l’opera, anni fa si era subito ribellato, seguito dall’associazione dei “parchi reali” Royal Parks. Anche perché il memoriale sorgerebbe di fianco al Parlamento e alla Westminster Abbey, due patrimoni dell’umanità Unesco, oscurandone la vista, come sostengono i suoi critici, tra cui la parlamentare della Camera dei Lord Ruth Deech, figlia di un sopravvissuto all’Olocausto. Obiezione anche da Lord Carlile, parlamentare e avvocato di origine ebraica: «Un monumento del genere di fianco al Parlamento rischia di diventare un obiettivo dei terroristi». Ma la politica, in schieramento bipartisan, vuole completare il progetto a ogni costo, per dare un segnale forte contro l’antisemitismo. Concordano in blocco Boris Johnson, il suo governo, il Labour e gli ex premier Tony Blair e Theresa May. Difficile che i parlamentari si oppongano platealmente a un’opera così delicata e significativa. Il Ministro degli Alloggi Robert Jenrick, che ha sinora supervisionato il caso respingendo il ricorso di Royal Parks, in passato ha ricevuto anche minacce antisemite per aver sostenuto il progetto.

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