Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

La Repubblica Rassegna Stampa
28.01.2020 Torino: il grillino Sicari parla di 'crimini israeliani' nel discorso per il Giorno della Memoria
Cronaca di Jacopo Ricca, mentre i quotidiani italiani ignorano la notizia

Testata: La Repubblica
Data: 28 gennaio 2020
Pagina: 1
Autore: Jacopo Ricca
Titolo: «Giorno della Memoria, il presidente del Consiglio comunale di Torino ricorda 'i crimini israeliani contro i palestinesi': è polemica»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA - TORINO online, con il titolo "Giorno della Memoria, il presidente del Consiglio comunale di Torino ricorda 'i crimini israeliani contro i palestinesi': è polemica", la cronaca di Jacopo Ricca.

La notizia riportata nei dettagli da Jacopo Ricca, che ha portata nazionale e non solo torinese, non compare su nessun quotidiano oggi in edicola. Le parole del presidente del Consiglio comunale di Torino, il grillino Francesco Sicari, sono un esempio della peggiore propaganda antisemita: quella che utilizza i morti della Shoah per introdurre la demonizzazione degli ebrei vivi d'Israele.

Ecco l'articolo:

Risultati immagini per Francesco Sicari
Francesco Sicari

I "crimini di guerra contro i palestinesi" sono entrati nel discorso sulla Giornata della Memoria del presidente del Consiglio comunale di Torino, Francesco Sicari. E scoppia la polemica, con Fabrizio Ricca, capogruppo leghista in Sala Rossa e assessore regionale, che ribatte: "Sicari avrebbe fatto meglio a tacere". Prendendo la parola in Sala Rossa durante le celebrazioni dell'anniversario della liberazione di Auschwitz l'esponente 5Stelle e presidente del Consiglio comunale ha ricordato, senza citarlo, il comportamento dello Stato di Israele nei confronti dei palestinesi: "La procuratrice capo della Corte penale internazionale dell'Aja, Fatou Bensouda, ha annunciato di avere aperto un'inchiesta per crimini di guerra nei territori palestinesi. Ha scritto: 'Sono convinta che vi sia una base ragionevole per avviare un'indagine sulla situazione in Palestina ai sensi dell'articolo 53-1 dello Statuto. In sintesi, sono convinta che crimini di guerra sono stati o vengono commessi in Cisgiordania, in particolare a Gerusalemme est, e nella Striscia di Gaza' ". Parole forti in un contesto come quello delle commemorazioni della Shoah, che però sono state affiancate dal riferimento al pericolo antisemitismo: "Circa 1 europeo su 4, il 25% della popolazione - ha detto Sicari - nutre 'forti attitudini negative' verso gli ebrei. Lo rivela una indagine sull'antisemitismo svolta in Europa, Canada, Sud Africa, Argentina e Brasile tra aprile e giugno del 2019 su commissione della Anti-Defamation League, organizzazione ebraica internazionale. In Europa, a ovest ci sono pochi cambiamenti, ma al centro e all'est c'è, rispetto al 2015, un forte aumento di pregiudizi antiebraici: Polonia (+11%), Ucraina (+14%), Russia (+8%). Anche in Ungheria la percentuale cresce. Ma scende in maniera significativa in Italia ed Austria" ha aggiunto Sicari. " "Entrambi i testi - conclude il presidente del Consiglio comunale di Torino - hanno fatto crescere in me paure e timori. Nel primo scritto, emerge la forte preoccupazione rispetto alla continua crescita dell'antisemitismo in alcune aree d’Europa, situazione che potrebbe, nuovamente, mettere in pericolo la vita di esseri umani. Nel secondo brano, invece, la preoccupazione che  scaturisce é differente, anche se molto simile, o forse la naturale conseguenza della prima: per l'esattezza, la possibilità che vengano accertati crimini di guerra, atti sempre e comunque a scapito di vite umane".  Parole che hanno fatto insorgere il leghista Ricca: “Francamente ritengo inopportune le parole proferite dal presidente del Consiglio comunale di Torino che, nel corso degli interventi sul Giorno della Memoria, ha deciso di attaccare lo Stato di Israele parlando non della persecuzione degli ebrei ma di presunti ‘crimini di guerra’ commessi da Israele stesso - dice il capogruppo della Lega - Ci sono luoghi in cui si può parlare di geopolitica e luoghi e momenti in cui ha più senso tacere invece che attaccate uno Stato democratico che ha dato rifugio a tantissime vittime degli orrori che dovevamo ricordare oggi”.

Per inviare la propria opinione alla Repubblica, telefonare 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui