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israele.net Rassegna Stampa
12.07.2024 L’Onu accusa Israele di colpire le sue strutture, ma non dice che Hamas le usa sistematicamente
Analisi di Seth J. Frantzman

Testata: israele.net
Data: 12 luglio 2024
Pagina: 1
Autore: Seth J. Frantzman
Titolo: «L’Onu accusa Israele di colpire le sue strutture, ma non dice che Hamas le usa sistematicamente»

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - l'analisi di Seth J. Frantzman tradotta da Jerusalem Post dal titolo "L’Onu accusa Israele di colpire le sue strutture, ma non dice che Hamas le usa sistematicamente".

Seth J. Frantzman
Ue, 150 milioni di euro a Unrwa: continuano indagini sui presunti legami  tra l'agenzia Onu e Hamas | Euronews
Quando le forze israeliane prendono di mira postazioni terroriste asserragliate dentro strutture civili, gli organi d’informazione titolano solo “Israele colpisce una scuola” o “un rifugio di sfollati”: un regalo alla propaganda di Hamas

Lunedì scorso le Forze di Difesa israeliane hanno dichiarato d’aver avviato un’operazione nella città di Gaza che prende di mira terroristi e infrastrutture terroristiche. Tra i siti presi di mira, il quartier generale dell’Unrwa. Hamas e altri gruppi terroristici hanno utilizzato sistematicamente le strutture delle Nazioni Unite durante tutta la guerra a Gaza. Vi si nascondono, usano i tunnel sottostanti e terroristi armati si posizionano nelle scuole, nei rifugi per sfollati, nei magazzini e in altri siti dell’Onu. Ci vorrà del tempo prima che vengano alla luce tutti i dettagli su come Hamas si sia infiltrata e integrata nelle istituzioni delle Nazioni Unite. Nel frattempo, notizie di stampa e comunicati delle Forze di Difesa israeliane già forniscono una quantità di particolari su fatti recenti. È importante considerarli nel loro contesto. A Gaza, Hamas ha sempre sfruttato Onu e organizzazioni internazionali. Lo fa in molti modi. Hamas sa che gli edifici e le scuole delle Nazioni Unite sono luoghi che, in condizioni normali, sono considerati “luoghi protetti” in tempo di guerra. Evidentemente proprio per questo Hamas considera questi luoghi come una priorità e ha sempre cercato di utilizzare le aree ad essi adiacenti, o sotto di essi, come snodi di comando e controllo. Dopo il 7 ottobre, Israele ha condotto un’intensa campagna aerea su Gaza colpendo Hamas e altri gruppi terroristici. Le operazioni di terra israeliane sono iniziate il 27 ottobre. Poi, a partire da febbraio, l’intensità delle operazioni di terra è stata molto ridotta ed entro aprile le Forze di Difesa israeliane si erano ritirate dalla maggior parte della striscia di Gaza. Ciò ha consentito ai terroristi di Hamas di ritornare in molte aree. Ad esempio, sono tornati in forze all’ospedale Shifa invadendolo con centinaia di terroristi. E hanno ricominciato a operare dall’interno di scuole e siti delle Nazioni Unite che erano diventati rifugi per sfollati o magazzini per la distribuzione degli aiuti. Nella sede centrale dell’Unrwa Hamas avrebbe addirittura approfittato dei lavori di ricostruzione del sito. YnetNews ha riferito che “secondo l’intelligence, i centri di comando e controllo di Hamas, compreso il quartier generale dell’Unrwa, sono stati ripristinati da dicembre, quando le forze israeliane hanno operato per l’ultima volta in alcune parti della città”. A febbraio le Forze di Difesa israeliane hanno trovato un intero data center di Hamas sotto il quartier generale dell’Unrwa, nel quartiere Rimal di Gaza. Hamas sa che quando si nasconde nelle scuole, qualsiasi attacco di Israele potrà essere utilizzato a fini propagandistici. Il 6 luglio, ad esempio, la BBC ha riferito che “stando a funzionari palestinesi, almeno 16 persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano contro una scuola gestita dalle Nazioni Unite nella striscia di Gaza, altre decine sono rimaste ferite”. Ecco cosa avevano comunicato le Forze di Difesa israeliane a proposito della scuola gestita dalle Nazioni Unite a Nuseirat: “Oggi, sulla base di informazioni di intelligence delle forze armate, dei servizi di sicurezza e dell’aeronautica, abbiamo colpito diversi terroristi che operavano in strutture situate nell’area della scuola dell’Unrwa Al-Jaouni, nel centro della striscia di Gaza”. Hamas può contare sul fatto che, in tutti i casi come questo caso, ha ottime probabilità di vincere la guerra della propaganda perché quasi tutti gli organi d’informazione diranno che Israele ha colpito una “scuola”, e non che ha colpito una postazione di Hamas dentro un complesso scolastico. In questo modo, anche tutte le eventuali vittime passeranno tacitamente per “civili”. Diamo un’occhiata a due mesi di esempi di come Hamas utilizza le strutture delle Nazioni Unite a Gaza, sfruttando l’Onu come copertura. L’8 luglio, le Forze di Difesa israeliane dichiarano d’aver trovato uniformi dell’Unrwa durante le perquisizioni condotte a Shejaia, nel nord di Gaza. Il 6 luglio, colpiscono terroristi nella scuola Al-Jaouni, nel centro di Gaza, e il 4 luglio affermano d’aver “colpito terroristi che operavano dalle scuole dell’Unrwa nell’area di Gaza City: la scuola Alqahirah, ad Al-Furqan, e la scuola Musa, a Daraj Tuffah”. Anche a giugno le Forze di Difesa israeliane scoprono che Hamas utilizza numerose strutture delle Nazioni Unite. Il 30 giugno, affermano d’aver scoperto un tunnel a ridosso di una scuola dell’Unrwa: “Nell’ambito di perquisizioni nelle strutture civili trasformate in infrastrutture terroristiche – si legge nel comunicato – i soldati hanno fatto irruzione in una scuola delle Nazioni Unite che i terroristi del battaglione Shejaia (di Hamas) utilizzavano come covo e magazzino”. Due giorni prima, le Forze di Difesa israeliane avevano dichiarato d’aver eliminato “decine di terroristi che si nascondevano in scuole e nelle strutture dell’Unrwa”. All’inizio di giugno, altri terroristi venivano individuati in siti delle Nazioni Unite. In particolare, il 7 giugno le forze israeliane comunicano che il giorno precedente hanno individuato terroristi che gestivano un complesso definito embedded (“incorporato”) in una scuola dell’Unrwa a Nuseirat. Intanto, l’aviazione israeliana prende di mira “terroristi di Hamas che operavano da un container all’interno della scuola Asmaa dell’Unrwa, a Shati”. Il 4 giugno, i militari affermano d’aver “colpito un complesso di Hamas situato all’interno della scuola Abu al-Hilu dell’Unrwa, a El-Bureij, nel centro della striscia di Gaza, dalla quale terroristi di Hamas avevano pianificato e compiuto numerosi attacchi contro civili e soldati israeliani operativi nell’area”. Idem a maggio. In un caso, avvenuto il 30 maggio, le Forze di Difesa israeliane comunicano che un terrorista ha sparato missili anticarro da una scuola dell’Unrwa a Rafah. “In risposta ad un missile anticarro lanciato da una scuola dell’Unrwa verso le nostre truppe – dice il portavoce dell’esercito – una squadra di combattimento della 12esima Brigata è intervenuta nel complesso scolastico”. Il 22 maggio, l’aviazione israeliana colpisce “un complesso situato all’interno di una scuola dell’Unrwa dove operavano terroristi di Hamas, tra cui un operatore di missili anticarro e un terrorista della Nukhba” (forze speciali di Hamas, protagoniste del 7 ottobre ndr). In un altro incidente avvenuto il 14 maggio, le Forze di Difesa israeliane dichiarano d’aver effettuato un attacco di precisione “contro una sala di comando di Hamas incorporata all’interno di una scuola dell’Unrwa nell’area di Nuseirat. La sala di comando veniva utilizzata da agenti terroristici dell’ala militare di Hamas. L’attacco – precisa il portavoce militare – è stato effettuato utilizzando munizioni di precisione per ridurre al minimo eventuali danni a civili non coinvolti”. Questa era una rapida scorsa di solo due mesi di casi in cui le Forze di Difesa israeliane hanno rilasciato dichiarazioni circa terroristi Hamas asserragliati (e colpiti) nelle strutture delle Nazioni Unite. Chiaramente si tratta soltanto della punta dell’iceberg. In un caso diverso, ma sempre relativo allo sfruttamento terroristico degli aiuti umanitari, il 5 luglio le Forze di Difesa israeliane hanno rivelato un filmato che mostra terroristi di Hamas che si accaniscono con violenza contro civili palestinesi che avevano cercato “di entrare in un magazzino dove Hamas teneva gli aiuti umanitari” destinati alla popolazione. Un altro caso è quello del terrorista della Jihad Islamica Fadi Muhammad Al-Wadiya, ucciso dalle Forze di Difesa israeliane. Senza vergogna, la ong Medici Senza Frontiere ha dichiarato che il loro “collega” Al-Wadiya era stato “giustiziato in un attacco israeliano senza nessuna prova di suoi eventuali comportamenti illeciti” (le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso diverse foto che mostrano il medico, in uniforme della Jihad Islamica, mentre partecipa a riunioni di terroristi ndr). Nella maggior parte dei casi, le Nazioni Unite non rilasciano dichiarazioni su come e perché Hamas possa utilizzare così tanti dei suoi siti a Gaza, comprese numerose scuole. Quello che invece ha dichiarato l’Unrwa l’8 luglio in un post sui social è che “il livello di distruzione nella striscia di Gaza è incommensurabile”, con circa 190 strutture dell’Unrwa colpite. Mentre la guerra prosegue a minore intensità, vale la pena leggere queste dichiarazioni tenendo ben presente la portata dell’uso illegale e immorale fatta da Hamas delle strutture delle Nazioni Unite, comprese scuole e rifugi per sfollati: un comportamento evidentemente sistematico e su larga scala (su cui Onu e organi d’informazione preferiscono sorvolare). (Da: Jerusalem Post, 8.7.24)

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