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Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - due articoli del Jerusalem Post e del Times of Israel, dal titolo "Divisi sugli obiettivi prioritari della guerra, gli israeliani concordano sulla pressione militare da esercitare contro Hamas". Secondo un recente sondaggio “Panels” condotto martedì e mercoledì scorsi, gli israeliani si dividono sulla domanda se l’obiettivo più importante della guerra sia garantire il rilascio degli ostaggi o sconfiggere Hamas, ma sono ampiamente concordi nel ritenere che la cosa da fare per liberare gli ostaggi sia mantenere la forte pressione militare contro l’organizzazione terrorista. Alla domanda su cosa sia più importante, se ottenere il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza o sconfiggere Hamas, una leggera maggioranza pari al 46,6% risponde che è prioritario che vengano rilasciati gli ostaggi. Appena sotto questa percentuale, il 44,8% ritiene che la cosa più importante sia vincere la guerra contro Hamas. Nonostante la divergenza, tuttavia, entrambi i gruppi concordano sul fatto che il modo migliore per garantire il rilascio degli ostaggi sia esercitare forte pressione militare su Hamas finché non concede termini accettabili per il rilascio degli ostaggi: più di quattro quinti degli intervistati (81,5%) ritengono che esercitare pressione militare su Hamas sia il modo migliore per ottenere il rilascio degli ostaggi; solo il 10% ritiene che la soluzione migliore sia cessare le attività militari e tentare di negoziare con Hamas. Allo stesso modo, nonostante la leggera preferenza per la liberazione degli ostaggi rispetto alla sconfitta di Hamas, la grande maggioranza degli intervistati afferma che Israele non deve accettare tutte le pretese di Hamas per la liberazione degli ostaggi: lo affermano quasi tre quarti degli intervistati (72,9%), mentre solo il 12,4% ritiene che Israele dovrebbe accettare tutte le richieste di Hamas. Una maggioranza degli intervistati (70,5%) ritiene anche che Israele non debba accettare di ritirare le truppe da Gaza per ottenere il rilascio degli ostaggi, rispetto al 18,5% che pensa invece che dovrebbe accettare. Quasi quattro quinti degli intervistati (79,4%) ritengono che Israele non debba accettare di consentire a Hamas di rimanere al potere per ottenere il rilascio degli ostaggi. Solo l’8,1% dice che dovrebbe acconsentire. Anche qui, nonostante una leggera maggioranza affermi che l’obiettivo primario della guerra contro Hamas sia garantire il rilascio degli ostaggi, una percentuale maggiore (47,2%) afferma che Israele non deve accettare un cessate il fuoco a lungo termine allo scopo di raggiungere questo obiettivo, contro il 38,7% secondo cui Israele dovrebbe invece puntare a un accordo in questi termini. La maggior parte degli intervistati (84,3%) conviene che un cessate il fuoco a lungo termine renderebbe molto o abbastanza difficile ottenere la sconfitta militare di Hamas. Solo il 9,6% degli intervistati ritiene che un cessate il fuoco a lungo termine non influirebbe in modo particolare su una futura vittoria. Con una netta maggioranza del 71,9%, la maggior parte degli intervistati si dice convinta che un cessate il fuoco a lungo termine attuato per garantire il rilascio degli ostaggi comporterebbe più vittime tra i soldati quando le ostilità riprenderanno. Solo il 7,9% non la pensa così.
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