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israele.net Rassegna Stampa
20.05.2023 Come aizzare l’odio contro ebrei e Israele e fomentare violenze
Da Israele.net

Testata: israele.net
Data: 20 maggio 2023
Pagina: 1
Autore: la redazione di Israele.net
Titolo: «Come aizzare l’odio contro ebrei e Israele e fomentare violenze»
Come aizzare l’odio contro ebrei e Israele e fomentare violenze
Da Israele.net

Qais Al-Khazali | Arab News
Qais Al-Khazali

Lo scorso 10 maggio vari account Twitter iracheni hanno postato un video in cui Qais Al-Khazali, capo della milizia sciita irachena Asaib Ahl Al-Haqq sostenuta dall’Iran, afferma che il Mossad israeliano ha utilizzato una prostituta per orchestrare l’assassinio del primo imam sciita, Ali Ibn Abi Talib nel 661 e.v. Vale a dire, nel VII secolo.

Khazali afferma inoltre che “gli ebrei” hanno assassinato i due figli dell’imam Ali, Hasan e Hussein, e che gli Omayyadi (secondo Califfato) erano collaboratori degli ebrei.

 

Qais Al-Khazali: “Gli ebrei! Gli ebrei! Gli ebrei! Loro hanno assassinato Hasan, il figlio dell'[imam] Ali, e lo hanno fatto usando una donna. Gli Omayyadi erano semplici collaboratori degli ebrei. Poi hanno assassinato l’imam Hussein. Erano gli stessi autori, solo che usavano persone diverse. Qatam era una prostituta. Qual era il modus operandi dell’agenzia di intelligence ebraico-israeliana? Cosa sappiamo di loro? Come ottengono le loro fonti? O attraverso i soldi o attraverso le donne, giusto? In questo caso si trattava di una donna. Non c’è dubbio che all’epoca ella lavorava per il Mossad israeliano e, attraverso di lei, hanno reclutato Abd Al-Satan Ibn Criminal [cioè Abd Al-Rahman Ibn Mujlam, l’assassino dell’imam Ali]”.

L’agenzia di intelligence israeliana comunemente nota come Mossad venne istituita il 13 dicembre del 1949. Vale a dire, nel XX secolo.
(Da: memri.org, Jerusalem Post, 15-17.5.23)

 


 

Clicca l’immagine per il video della CNN segnalato da HonestReporting su Twitter

Il consolato israeliano ad Atlanta intende reclamare formalmente con la CNN dopo che la nota conduttrice Christiane Amanpour ha affermato, la scorsa settimana, che “la madre e le due sorelle israelo-britanniche [della famiglia Dee] sono state killed in a shootout” (uccise in una sparatoria), facendo intendere che anche le vittime dell’attentato terrorista stessero sparando.

Il Cambridge Dictionary definisce shootout come “un combattimento in cui due persone o due gruppi di persone si sparano a vicenda con armi da fuoco”.

Lucy Dee, di 48 anni, e le sue figlie Maia, di 20, e Rina, di 15 anni, sono state assassinate a sangue freddo nei giorni della Pasqua ebraica da terroristi palestinesi che hanno aperto il fuoco contro l’auto su cui transitavano nella Valle del Giordano, per poi “finirle” sparando su di loro più di 20 colpi.

Leo Dee, marito e padre delle vittime, ha detto martedì a HonestReporting che si aspetta delle scuse dall’emittente americana e dalla giornalista. “Questo – ha detto Dee – è un esempio perfetto di ‘giornalismo terroristico’ che pone sullo stesso piano morale il terrorista e le sue vittime. Questo tipo di giornalismo perpetua il conflitto in Medio Oriente. La vera ‘spirale di violenza’ è data da un commento come questo, seguito da un’altra atrocità terroristica e poi avanti, sempre nello stesso modo”.
(Da: Jerusalem Post, 17.5.23)


http://www.israele.net/scrivi-alla-redazione.htm

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