Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.01.2022 Milano: il Cdec a Binario 21
Cronaca di Sergio Harari

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 gennaio 2022
Pagina: 1
Autore: Sergio Harari
Titolo: «Binario 21, incontro di culture»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA - Milano di oggi, 26/01/2022, a pag. 1, la cronaca di Sergio Harari dal titolo "Binario 21, incontro di culture".

Cos'è il Binario 21 - Il Post
Binario 21

Ancora troppo pochi milanesi sanno che cosa è il Memoriale, dove si trova questo luogo e cosa si nascondesse a pochissimi metri dai binari della ferrovia che tranquillamente oggi percorriamo per prendere un qualsiasi treno, quel ventre nero, in pieno centro città, dal quale partirono ventidue convogli con il loro pietoso carico umano. Un luogo che diventerà ancora più significativo nei prossimi mesi e che la città di Milano, medaglia d'oro della resistenza, dovrebbe onorare facendo conoscere sempre di più. Fra pochi giorni il Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec), una realtà che ha contribuito in maniera determinante alle conoscenze sull'antisemitismo e sulla Shoah degli ebrei italiani, si trasferirà dalla sua storica sede di via Eupili a Milano al Memoriale della Shoah-Binario 21 in via Ferrante Aporta. Era il settembre 1938 quando la comunità ebraica della nostra città fu costretta a organizzare tutti i corsi di studio, dalle elementari all'università, per i ragazzi ebrei espulsi dalle scuole pubbliche, nelle palazzine site ai civici 6 e 8 di via Eupili e collegate tra loro da un piccolo sottopassaggio segreto da utilizzare come possibile via di fuga in situazioni estreme.

Il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, Luogo della Memoria -  Tasting the World

Il trasloco del Cdec contribuirà a creare uno dei più importanti poli della memoria europei, raccogliendo lo straordinario patrimonio di documentazione già in essere, il Binario 21 con la sua tragica forza comunicativa, esposizioni ed eventi, il tutto per far ancor più crescere un luogo di solidarietà e di incontro di culture. Oggi registriamo sempre più un uso distorto e riduttivo dei simboli della Shoah, utilizzati impropriamente per comunicare tutt'altro, un recente esempio ne è la stella di David esibita dai no vax, banalizzazioni e omologazioni pericolose che rischiano di far dimenticare cosa è realmente accaduto in quegli anni e la sua drammatica unicità.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui