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Corriere della Sera Rassegna Stampa
12.01.2022 Israele, l'eccellenza militare è cyber
Commento di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 12 gennaio 2022
Pagina: 28
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Ormai in Israele l'elite militare più ambita è cyber»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 12/01/2022, a pag.28, con il titolo "Ormai in Israele l'elite militare più ambita è cyber" il commento di Davide Frattini.

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Davide Frattini

Ormai in Israele l'élite militare più ambita è cyber- Corriere.it

Quando il comitato composto da storici e generali si è trovato a dover scegliere i dieci eventi che hanno definito l'aviazione israeliana, hanno inserito al quinto posto lo slogan ebraico Hatovim La' Tays: «I migliori in volo». I piloti come simbolo di una nazione, i jet a proiettare potenza sempre più in alto. In un Paese dove la leva resta in teoria obbligatoria per tutti, le scelte delle reclute, le unità a cui aspirano i ragazzi o le ragazze, hanno sempre incarnato quella che non solo i comandanti considerano un'aristocrazia del campo di battaglia: gli agricoltori-soldati dei kibbutz, i sionisti religiosi e le loro spinte messianiche, le famiglie bene di Tel Aviv che non avrebbero accettato niente di meno per i figli dell'arruolamento nelle forze speciali. Così il capo di Stato Maggiore Aviv Kochavi — lui stesso un paracadutista d'assalto come lo era stato Ariel Sharon — è rimasto sbigottito dal manifesto apparso per le strade: «I migliori nel cyber». Dal mirino del fucile mitragliatore allo schermo del computer, dalle incursioni in mezzo ai nemici alle infiltrazioni nei sistemi informatici. E ha espresso la sua amarezza proprio alla cerimonia di fine corso per i piloti di caccia: «E un errore, una perdita di valori in parte della popolazione. I migliori restano quelli che sono pronti a sacrificare le vite per gli altri».

L'unità 8200 è celebre per aver organizzato i sabotaggi informatici contro il programma atomico iraniano. E altrettanto famosa — e ambita tra i giovani — per aver prodotto il più alto numero di multimilionari dopo il congedo: fondatori di start-up e innovatori che si portano dietro da civili le conoscenze e i contatti accumulati nella trentina di mesi da soldati. Già sessant'anni fa lo slogan «i migliori in aviazione» era stato criticato da quegli intellettuali che riconoscono alle forze armate un ruolo fondamentale nel proteggere l'esistenza dello Stato d'Israele ma si oppongono all'idea che i valori militari definiscano la crescita e la maturazione. L'appello di Kochavi — fa notare il quotidiano Haaretz — arriva fuori tempo massimo: come nel resto del mondo aumentano le spinte per trasformare Tsahal in professionale e in ogni caso l'idea dell'«esercito di tutto il popolo» ha perso sempre più legittimità tra esenzioni religiose concesse agli ultraortodossi e scappatoie sfruttate dai privilegiati (gli arabi israeliani possono non arruolarsi). Ii richiamo delle truppe cyber— spiega il giornale della sinistra — non ha eroso la vocazione, anzi ha frenato il calo progressivo nel numero di maggiorenni che vogliono dedicare un periodo della vita alla nazione.

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