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Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 25/06/2021, a pag. 23, l'articolo di Guido Santevecchi dal titolo "L'addio da un milione di copie". Si è celebrato davanti alle edicole il funerale di Apple Daily, il giornale di opposizione di Hong Kong costretto a chiudere dallo strangolamento poliziesco. Una lunga processione di lettori che ieri hanno voluto comprare l'ultima copia. Un quotidiano che muore con una tiratura straordinaria di un milione di copie che va esaurita, in una città di 7 milioni di abitanti, evidentemente non era una «mela marcia», come sostiene invece la Cina. Le file davanti alle rivendite dimostrano che ci sono ancora centinaia di migliaia di cittadini a favore della democrazia. Si è spento anche il sito, con questo annuncio: «Cari lettori, grazie per il sostegno, arrivederci e state attenti». Dovranno prestare molta attenzione anche gli ex giornalisti di Apple Daily, perché il loro editore Jimmy Lai è in carcere da dicembre, sotto processo per cospirazione contro la sicurezza nazionale cinese; il direttore Ryan Law è stato arrestato la settimana scorsa, per complotto anti-cinese; poi la polizia ha cominciato a rastrellare gli editorialisti. L'accusa è sempre la stessa: aver criticato il Partito-Stato che sta «normalizzando» Hong Kong e calpestando l'accordo internazionale che aveva impegnato la Cina a mantenere dal 1997 fino al 2047 le condizioni liberali nell'ex colonia britannica. Il colpo mortale è stato il blocco dei conti: senza fondi, niente stipendi, niente carta e inchiostro per stampare. Come un plotone circondato, mercoledì notte gli ultimi venti tipografi hanno dato fondo alle scorte di carta e di inchiostro: le munizioni della stampa. La polizia, diretta dal governo della City e istigata da Pechino, ha vinto.
Ryan Law Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante
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