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Corriere della Sera Rassegna Stampa
30.09.2009 Piergiorgio Odifreddi entra nei panni di Hitler. E lo imita troppo bene
Una nota dell'associazione Società Aperta di Livorno e la lettera di Gianmichele Peano

Testata: Corriere della Sera
Data: 30 settembre 2009
Pagina: 41
Autore: Associazione Società Aperta di Livorno - Gianmichele Peano
Titolo: «Odifreddi la superiorita` biologica della sinistra e il revisionismo su Olocausto e stalinismo - La rinuncia di Odifreddi al Peano»

Riportiamo dal sito dell'associazione Società Aperta di Livorno questa nota alla quale facciamo seguire la lettera, pubblicata dal CORRIERE della SERA di oggi, 30/09/2009, a pag. 41 e invitata in copia a IC, di Gianmichele Peano, pronipote del matematico Giuseppe Peano, dal titolo " La rinuncia di Odifreddi al Peano ". Nel testo, tratto dal libro di Odifreddi, le frasi di Hitler, che non ha mai detto, vengono confezionate da Odifreddi  quasi con un senso di viva partecipazione, non avendole mai pronunciate Hitler. Non saranno sue, ma l'ambiguità non può non essere rilevata.

 Ecco i due articoli:

Piergiorgio Odifreddi

Associazione Società Aperta di Livorno : " Odifreddi la superiorita` biologica della sinistra e il revisionismo su Olocausto e stalinismo "

Alcuni giorni fa, il professor Odifreddi ha rifiutato il premio "Giuseppe Peano" per il miglior libro di divulgazione scientifica. Odifreddi ha giustificato orgogliosamente il suorifiuto,sostenendo che non accetta di essere iscritto nello stesso albo con una persona come Giorgio Israel oltranzista sionista e collaboratore del governo I giornali di sinistra,nonostante dedichino, ininterottamente, editoriali e articoli sia al rischio che la nostra societa`si trasformi in una societa` intollerante nei confronti di chi non la pensa come noi, sia al rischio che il governo voglia imporre il pensiero unico, hanno completamente ignorato la questione. Saputa la notizia sul Il Foglio, sono andato sul sito di Odifreddi e ho trovato alcune interessanti interpretazioni del professore. Ho scoperto che, da ignorante e cretino, (cristiano per Odifreddi significa cretino), ritenevo la matematica una materia scolastica e una scienza, invece e` l`unica religione possibile. In realta,` pero`, cio` che mi ha veramente colpito e` il revisionismo storico che Odifreddi attua nei confronti del nazismo e delllo stalinismo nonche` l`uso alquanto discutibile di teorie poliche e filosofiche per dimostrare la superiorita` strutturale e morale del comunismo sul capitalismo.

 

A proposito di democrazia e dittatura (tratto da Capitalismo e comunismo, da che parte sta` la scienza) scrive Odifreddi:

 "Esistono naturalmente diversi modi di elezione di un parlamento, di cui il piu` diffuso e` la scelta a maggioranza fra diverse alternative.Nel 1785 il Marchese di Condorcet scopri` che questo sistema e` paradossale{...]Nel 1951 Kenneth Arrow dimostro` un teorema secondo cui esiste oltanto un sistema di votazioni che soddisfi le seguenti proprieta`: liberta` individuale ( i votanti possono votare per i candidati che preferiscono); dipendenza dal voto( il risultato delle votazioni e` determinato solo dai voti espressi): monotonicita`(se un candidato vince prendendo un certo numero di voti, continua a vincere se ne prende di piu`). Per quanto cio` possa essere sorprendente,questo solo sistema e` la dittatura."

Odifreddi termina la usa dissertazione sostenendo che poiche` questo teorema(non teoria ma, teorema) si applica a qualsiasi tipo di votazione, esso getta un`ombra sinistra sui sistemi politici "sedicenti democratici"
Leggendo questa dimostrazione logica sulla superiorita` della dittatura rispetto alla democrazia, potrebbero venire alcuni dubbi sul concetto di democraticita` che ha il prof.Odifreddi. Dubbi che egli stesso, consente di diradare attraverso la virtuale intervista ad Hitler "sanguinario vegetariano" che avviene "mentre sessant'anni dopo, nel mondo si sta organizzando un Quarto Reich che va dagli Stati Uniti al Mediterraneo".

Iniziamo con Stalin, padre buono della Patria e vittima delle macchinazioni propagandistiche dell`occidente. scrive Odifreddi nella immaginaria intervista a Hitler:

"Non crede che ci siano motivazioni oggettive, oltre alla sconfitta? Stalin la guerra l'ha vinta, eppure anche il suo nome è diventato sinonimo del male.

Milioni di persone non l'hanno pensata così, su Stalin, prima e dopo la guerra: quanti russi hanno pianto, quando è morto? Temo che lei non sappia molto nè dello stalinismo, nè del nazismo, a parte ciò che le ammanniscono i Ministeri della Propaganda, del suo paese e di quello che lo comanda".

Proseguiamo con il revisionismo storico sull`olocausto che, in fin dei conti, non ha impedito a milioni di ebrei di diffondersi nel mondo e ha insegnato agli ebrei come si devono trattare le minoranze:

"Non vorrà negare, però, che il nazismo si è macchiato di crimini contro l'umanità mai visti prima.

Ah, sì? E quali?

 Anzitutto, lo sterminio di sei milioni di ebrei.

Non dica cretinate. Il mio modello per la soluzione del problema ebraico è stato il modo in cui gli Stati Uniti avevano risolto l'analogo problema indiano: un genocidio sistematico e scientifico dei diciotto milioni di nativi che vivevano nell'America del Nord. Quanti indiani rimangono negli Stati Uniti, oggi? Qualche centinaio, mantenuti in riserve come i bisonti. E quanti ebrei rimangono invece, al mondo? Milioni, e hanno addirittura uno stato tutto per loro: il quale, tra l'altro, sta mostrando di aver imparato la nostra lezione sul come trattare le minoranze etniche".

Non poteva ovviamente mancare la chiesa cattolica fonte d`ispirazione per il nazismo:

 "La Chiesa non la pensa certo così!

Ma se, da quando Rolf Hochhuth ha rotto l'incantesimo con Il vicario nel 1963, non si fa che parlare del silenzio di Pio XII nei confronti di quello che voi chiamate Olocausto! E poi, lei non ha certo letto il mio Mein Kampf, che immagino non sia facile da trovare nelle vostre librerie: se l'avesse fatto, ricorderebbe però che il progetto per il trionfo del nazismo era modellato sulla tenace adesione ai dogmi e sulla fanatica intolleranza che hanno caratterizzato il passato della Chiesa cattolica".

Finiamo infine con l`America, peggiore dei nazisti durante la II Guerra Mondiale e ora fautrice di un Quarto Reich appoggiata dai "nuovi Goebbels come Zeffirelli,Spielberg e Berlusconi".

 "In ogni caso, basterebbe a condannarvi il disprezzo per la vita umana di civili innocenti che avete dimostrato durante la guerra.

Questa la vada a raccontare agli abitanti di Amburgo e di Dresda, sui quali avete riversato le "tempeste di fuoco'' che ne hanno ucciso un milione. O a quelli di Hiroshima e Nagasaki, trecentomila dei quali sono stati inceneriti da due bombe atomiche: nessuna propaganda può cancellare il fatto che i "cattivi'' nazisti non hanno costruito queste armi di distruzione di massa, mentre i "buoni'' Stati Uniti le hanno non solo costruite, ma usate!

Di questo passo, arriverà a dire che gli Stati Uniti furono anche un paese nazista!

Gli Stati Uniti non possono aver seguito il nazismo, perchè l'hanno preceduto e ispirato. In fondo, volevamo entrambi una cosa sola: come cantavano le mie SS, Morgen die ganze Welt. Purtroppo il mondo era quasi tutto nelle mani delle potenze coloniali, e bisognava toglierglielo con la forza. Il "male'' di cui ci hanno accusati era tutto qui: voler fare a loro ciò che essi avevano fatto ad altri. Noi abbiamo fallito, ma gli Stati Uniti stanno portando a termine quello che era il nostro vero progetto: il dominio globale (militare, politico ed economico) del pianeta.

E' questa, dunque, l'eredità del nazismo? L'ha già dichiarato Otto Dietrich zur Linde, il giorno prima della sua esecuzione, nell'intervista rilasciata all'argentino Borges, poi pubblicata col titolo Deutsches Requiem: il nazismo era un'ideologia così ben congegnata, che l'unico modo per sconfiggerla era di abbracciarla. Noi volevamo che la violenza dominasse il mondo, e il nostro scopo è stato pienamente raggiunto. Non abbiamo vissuto e non siamo morti invano". 

 Voglio finire questa breve esposizione del pensiero di Odifreddi ritornando al suo articolo su comunismo e capitalismo, per evidenziare la superiorita` biologica dei marxisti rispetto alle altre persone:

"Le ricerche di Roger Sperry sulla struttura cerebrale,per le quali egli ha ottenuto il premio Nobel per la medicina nel 1981, hanno mostrato che le attivita` dei due emisferi sono complementari e differenziate:l`emisfero sinistro e` preposto al pensiero astratto e alle attivita` di comunicazione, di scrittura e di ccalcolo; quello destro e` muto, e preposto alle attivita` percettive e di riconoscimento.

La lateralizzazione del cervello e` dunque coinvolta nela determinazione del comportamento a livello neuronale, in modo taleda riflettere le tendenze politiche: gli individuidi sinistra saranno piu` razionali e scientifici,quelli di destra piu` istintivi ed artistici.Se la ragione e` la qualita` che distingue l`uomo dagli animali, si puo` pensare che sistemi di organizzazione della societa` basati su di essa( il marxismo) siano piu` in sintonia con lo sviluppo biologico di quelli basati invece sull`istinto(il capitalismo)".

Voglio solo concludere, sottolineando che una simile persona e` stata insignita della medaglia all`Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Alessandro

CORRIERE della SERA - Gianmichele Peano : " La rinuncia di Odifreddi al Peano  "

 Giuseppe Peano

Leggo, sia pure in ritardo, della restituzione del premio Peano, attribuitogli nel 2002, da parte di Piergiorgio Odifreddi ( Corriere , 25 settembre). La causa? la sua attribuzione a Giorgio Israel, colpevole di «pensiero fondamentalista». Come pronipote di Giuseppe Peano, propagatore di ideali di tolleranza e creatore di una nuova lingua per la comunicazione internazionale, l’Interlingua, oltre che matematico insigne, non posso che esprimere la mia più completa solidarietà al professor Israel, in totale e assoluto dissenso dalle affermazioni del mio concittadino Odifreddi.

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