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Il Mattino Rassegna Stampa
20.12.2017 A Napoli il sindaco Luigi De Magistris vuole una 'via Arafat', terrorista non pentito
L'ennesima ignobile iniziativa contro Israele; cronaca di Luigi Roano

Testata: Il Mattino
Data: 20 dicembre 2017
Pagina: 34
Autore: Luigi Roano
Titolo: «Dema rimpasto nel 2018. E arriva anche via Arafat»

Riprendiamo dal MATTINO - NAPOLI di oggi, 20/12/2017, a pag. 34, con il titolo "Dema rimpasto nel 2018. E arriva anche via Arafat", il commento di Luigi Roano.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è noto per l'odio contro Israele che da sempre professa. Per questo adesso vorrebbe per Napoli una "via Arafat", terrorista che anche quando ricevette da Israele generose offerte di pace, durante i governi Rabin e Barack, rifiutò qualsiasi genere di accordo. Non certo uomo di pace, dunque, ma terrorista non pentito.

Ecco l'articolo:

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Yasser Arafat

Rimpasto di giunta - e non solo - come l'annuncio della discesa in campo di Dema alle Europee e non alle politiche, dove tuttavia gli arancioni decideranno se è il caso di appoggiare qualche candidato o stare completamente fuori dalla disputa elettorale. E mentre il sindaco Luigi de Magistris parla Repubblica Napoli fb arriva la notizia anche che è stato approvato l'iter per intitolare una strada a Yasser Arafat, premio Nobel per la pace ed ex capo di dell'Autorità nazionale palestinese morto 13 anni fa. Con sullo sfondo la promessa fatta dall'ex pm di fare altrettanto per Giorgio Ascarelli fondatore del Calcio Napoli di religione ebraica. Intervenendo al congresso della «Federazione delle Associazioni Italia Israele» il mese scorso, de Magistris dichiarò che «appena gli fossero state inviate 2000 firme avrebbe posto all'ordine del giorno della Commissione Toponomastica l'intitolazione di una strada al fondatore e primo presidente del Napoli». E le firme hanno già superato quota 1500. Un de Magistris - nella sostanza - nuovo di zecca, «5.0» verrebbe voglia di dire che ha capito, al suo settimo anno di mandato, a essere sinceramente e in maniera concreta il sindaco di tutti. E che la vera rivoluzione è quella di far stare bene i propri amministrati, bandane e bandiere sono legittime ma vanno bene in campagna elettorale poi vanno riposte nel cassetto. Procediamo con ordine, perché il cotè politico é ricco. Il sindaco è molto ringalluzzito, l'emendamento approvato in Commissione bilancio alla Camera, ribattezzato spalma-debiti in 20 anni è una vera e propria ancora di salvezza per Palazzo San Giacomo che senza questa norma rischiava sul serio il default.

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Luigi De Magistris

«È una norma che mi soddisfa molto - racconta il sindaco - alla quale ho lavorato personalmente per mesi. È fiotto di grande cooperazione istituzionale, ringrazio tutto il Parlamento e tutti coloro che rappresentano le Istituzioni per la loro sensibilità. Non mi sfugge il tema di chi ha lavorato contro, a suo tempo risponderò. Dico che è prevalso l'interesse generale quello della città rispetto agli interessi particolar ». L' incubo del default ha stappato - sostanzialmente - il sindaco e Palazzo San Giacomo che da mesi vivevano l' in cubo del dissesto finanziario. Una effervescenza che spinge il sindaco ad annunciare un giro di vite, un rimpasto che riguarderà la giunta e tutto il mondo arancione, anche le Municipalità: «Devo capire chi ci sta e chi no a fare i prossimi tre anni pancia a terra a fare la nostra rivoluzione, vale a dire il miglioramento dei servizi, la priorità sono i trasporti a iniziare da Anm. Incontrerò prima di Natale i sindacati, per salvare almeno le corse serale per la notte di Capodanno come ha chiesto anche il prefetto». Ancora la politica. «Chi cambierò in giunta? L'approccio non sarà questo ma capire se la squadra tutta può migliorare e se ci sono persone che sono stanche e non se la sentono di andare avanti. Ho iniziato la fase dell'ascolto. A gennaio comincerà una fase nuova, della quale mi assumerò in pieno la responsabilità, per consolidare l'azione amministrativa e rafforzare il progetto politico che vede in Napoli protagonista». La sensazione è che un paio di cambi in giunta si faranno. La stanchezza è forse il motivo per il quali alcuni assessori non è che brillino. In primis il pianeta welfare con Roberta Gaeta, fumosa e pasticciona la sua azione. E pare che abbia attriti con altri assessore e assessore mica da ridere. Aria nuova e fresca entrerà nei corridoi di Palazzo San Giacomo in attesa che le ultime due entrate, le assessore al Verde e all'Avvocatura rispettivamente Maria D'Ambrosio e Alessandra Sardu diano segnali di esistenza in vita. E poi c'è l'assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese, stimatissimo da tutti per il suo lavoro che però effettivamente potrebbe decidere di appoggiare gli arancioni esternamente. Oltre alla strada ad Arafat Napoli avrà presto strade intitolate a Sacco e Vanzetti, il parco pubblico di Marianella sarà intitolato a Lino Romano, giovane vittima innocente di camorra, ucciso nel quartiere per uno scambio di persona mentre usciva dal palazzo nel quale abitava la fidanzata. Altre strade saranno intitolate a Lucio Amelio, celebre gallerista napoletano. Dalla Commissione toponomastica è stato espresso parere favorevole alle proposte di intitolazione per a Titina De Filippo e Concetta Barra.

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