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Riprendiamo da LIBERO di oggi, 26/05/2024, pag. 17, con il titolo "Stoltenberg provoca Mosca: Kiev colpisca pure Mosca", la cronaca di Carlo Nicolato.
Ancora segnali contraddittori dal fronte occidentale, con Stoltenberg che apre alla possibilità di permettere a Kiev di utilizzare armi alleate anche in territorio russo e solo il governo italiano che, in un silenzio preoccupante, chiede chiarezza. Quella del segretario della Nato per la verità è più di un’apertura, in un’intervista all’Economist invita gli alleati, in particolare il presidente americano, che non nomina mai, a “eliminare molte delle restrizioni imposte sull'uso delle armi donate all'Ucraina” in quanto, «in un momento in cui si combatte a Kharkiv, vicino al confine, negare all'Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo renderebbe molto difficile per loro difendersi». TRUPPE DA NON INVIARE Il ministro ribadisce ancora una volta che l’Italia non invierà nessun soldato in Ucraina e garantisce che «gli strumenti militari mandati dall’Italia vengono usati all’interno dell’Ucraina». Di natura ancora più critica invece l’intervento del vicepremier Matteo Salvini secondo cui «l’Italia non è in guerra con nessuno e se è stato giusto aiutare militarmente l’Ucraina, allo stesso tempo non se ne parla nemmeno di togliere il divieto» a Kiev «di colpire obiettivi militari in Russia». Il leader della Lega ribadisce che il suo partito «è contrario a inviare anche un solo soldato a combattere in Ucraina. Noi vogliamo la pace non l’anticamera della terza guerra mondiale». FRANCIA AVARA Parole che arrivano alla vigilia della visita di Stato di Macron, contro cui alcuni esponenti del governo tedesco nei giorni scorsi si sono scagliati per la poca disponibilità di Parigi a fornire supporto militare a Kiev, salvo poi venire fuori improvvisamente, come ha fatto Macron, con il possibile invio di militari Nato a supporto dell’Ucraina. Su questo punto peraltro Stoltenberg, in un’altra intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag, ha assicurato che non ci sono piani, che la Nato «aumenta il sostegno all'autodifesa dell’Ucraina» ma non invierà truppe, né «estenderà l'ombrello di difesa aerea». La Nato, insomma «non entrerà a far parte del conflitto», ma permetterà all’Ucraina di utilizzare missili americani a lungo raggio su Mosca non aiuterà a tenerla fuori. Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@liberoquotidiano.it |
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