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Riprendiamo da LIBERO di oggi, 01/05/2024, a pag. 15, con il titolo "Bibi: ‘Attacchiamo Rafah’. Ingresso vietato in Israele del direttore di Unrwa" la cronaca di Maurizio Stefanini.
Il ministro degli Interni Moshe Arbel ha deciso di impedire l’ingresso in Israele e a Gaza del direttore generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, capo dell’agenzia Onu che Gerusalemme accusa di collusione con Hamas. Da parte loro i terroristi non hanno ancora dato una risposta a una proposta che, secondo il Wall Street Journal, prevederebbe una tregua in due fasi con il rilascio iniziale di almeno 20 ostaggi per un numero imprecisato di prigionieri palestinesi. IL FANTASMA Opposizione dell’Amministrazione Biden a parte, anche il segretario generale dell’Onu Guterres afferma che «sarebbe un’escalation intollerabile». Nella partita entra anche lo spettro di possibili mandati di arresto per crimini di guerra da parte della Corte penale internazionale dell'Aja: sia per il primo ministro, sia per altri membri della leadership politico-militare di Israele. Netanyahu ha infatti denunciato che la Corte non ha «alcuna autorità su Israele», Blinken è andato in Israele appunto per spingere sull'accordo che sembra in dirittura d’arrivo e fare della ventilata iniziativa della Cpi il grimaldello con Netanyahu per rimuovere dal tavolo l'operazione militare a Rafah, perla quale l'Idf ha già i piani pronti. Secondo la Reuters «le fonti, che hanno chiesto di non essere identificate per la delicatezza dell'argomento, hanno riferito che gli investigatori della Cpi hanno raccolto testimonianze dal personale che ha lavorato nel principale ospedale di Gaza City, l'Al Shifa, e nel Nasser, il maggior nosocomio di Khan Younis». MANOVRE CINESI Attenti però alla Cina. Pechino ha convocato emissari di Hamas e Fatah i quali avrebbero tenuto discussioni «incoraggianti» al fine di raggiungere la «riconciliazione intra-palestinese». «Su invito della Cina, rappresentanti del Movimento di liberazione nazionale palestinese (Fatah, ndr) e del Movimento di resistenza islamica (Hamas, ndr) hanno visitato Pechino per discussioni approfondite e franche sulla promozione della riconciliazione intra-palestinese», ha annunciato Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese. «Le due parti hanno espresso pienamente la loro volontà politica di raggiungere la riconciliazione attraverso il dialogo e la consultazione, hanno discusso molte questioni specifiche e hanno fatto progressi», ha sottolineato in una conferenza stampa. Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@liberoquotidiano.it |
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