Riprendiamo da LIBERO di oggi, 05/06/2021, a pag. 14, la breve "Brucia il Corano per non tornare in Marocco".
L'islamismo uccide la coesistenza
Appena arrivato in Svezia, Mohamed Amara aveva spiegato all'ufficio immigrazione di essere perseguitato dall'islam. Gli avevano negato comunque lo status di rifugiato comunicando al giovane marocchino un provvedimento di rimpatrio. La reazione del candidato profugo, che si dichiara ateo, non si è fatta attendere: ha bruciato una copia del Corano, filmando la propria azione. Ora, se torna in Patria, rischia di essere ucciso. E a Stoccolma dovranno ripensarci.
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