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Libero Rassegna Stampa
18.05.2021 Camille Eid, il giornalista di Avvenire che invoca la distruzione di Israele. La vignetta disinformante di Sergio Staino sulla Stampa
Commento di Renato Farina

Testata: Libero
Data: 18 maggio 2021
Pagina: 1
Autore: Renato Farina
Titolo: «L'antisemita di Avvenire»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 18/05/2021, a pag. 1, con il titolo "L'antisemita di Avvenire", il commento di Renato Farina.

A destra, ecco la vignetta pubblicata ieri sulla Stampa e firmata da Sergio Staino, che stabilisce una impossibile e gravemente disinformante equazione tra Hamas e Netanyahu.

Da anni Camille Eid scriveva su Avvenire a proposito di Medio Oriente e Israele, oggi si scoprono le sue posizioni violentemente filo-terroristiche. Ci aspettiamo che venga immediatamente allontanato dal quotidiano dei vescovi.

Ecco l'articolo:

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Renato Farina

Informazione Corretta
Camille Eid

Nei giorni scorsi si è proceduto a perquisizione all'alba, sequestro di computer e incriminazione di undici cittadini italiani, tra cui il pacifico professor Marco Gervasoni, per essersi espressi sui social in termini aspri sulla persona del presidente della Repubblica. Non è stato - ne siamo certi - il Quirinale a ispirare questa retata ridicola e intimidatoria, da attribuirsi bensì al troppo zelo di qualche magistrato. Legalità, si è detto. E allora perché si possono lanciare nell'indifferenza dell'autorità e della cultura assisa in trono inviti alla guerra totale contro Israele e gli ebrei? Nessuno è autorizzato - crediamo - a far la quinta colonna dei terroristi a casa nostra. O no? Mi spiego. Camille Eid è un giornalista libanese, cattolico maronita, risiede in Italia, collabora specialmente con Avvenire. Nei giorni scorsi si è espresso pubblicamente su Facebook così. 1) Anna Mahjar-Barducci pubblica l'immagine con il viso mascherato del leader di Hamas, Abu Obeida, che dichiara: «Siamo pronti a bombardare Tel Aviv per 6 mesi consecutivi». Eid interviene: «Magari». 2) II giornalista posta una vignetta. Ecco un soldato israeliano che calpesta armi in pugno un'anziana palestinese, e uno specchio trasforma il militare in un Ss, con tanto di stella di Davide diventata svastica, mentre si accanisce contro un ebreo ad Auschwitz.

PROPAGANDA INFAME Il messaggio è chiaro. Israele va annientata in quanto male assoluto. È il partito di Hamas in Italia al lavoro sulle nostre teste. Non agisce più attraverso organizzazioni di musulmani estremisti. Nel 2006 l’Ucoii (Unione delle comunità islamiche in Italia) acquistò una pagina di alcuni quotidiani con lo slogan «Gaza come Marzabotto», cioè eccidi identicamente nazisti. L'Ucoii - che voleva passare per moderata - si rivelò truce e perse credibilità, ma intanto seminava concetti antisemiti. Oggi quella ideologia infame si incarna attraverso l'indignazione di cristiani e frange di sinistra.

L'ESERCITO DI ALLAH Cos'è Hamas per meritarsi tanto amore? Hamas vuole la fine di Israele. Il suo annientamento. Nei suoi Statuti fondativi del 1988, mai riformati, il Movimento di Resistenza Islamico (Hamas) proclama come sua ragion d'essere la jihad, la guerra individuale e collettiva per la cancellazione dello Stato ebraico, in nome di Allah naturalmente. Hamas c'è per questo. Per la restituzione violenta all'Islam di tutti i territori nei confini d'Israele. l a pioggia di missili partiti dalla striscia di Gaza (governata da Hamas) che hanno colpito Tel Aviv e varie cittadine sui confini sono l'attuazione pratica di un disegno conclamato. Non è teoria, ma prassi di un'organizzazione terroristica riconosciuta per tale dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea. Noi detestiamo che si perseguano reati di opinione. Quando le parole e le immagini sono non solo espressioni di odio, ma induzione all'arruolamento e al sostegno di organizzazioni annate antisemite, le cose cambiano. Si sente l'odore acre di gas.

Per inviare la propria opinione a Libero, telefonare 02/ 999666, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

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