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L'Espresso Rassegna Stampa
10.04.2012 Il museo di Hezbollah un luogo da pubblicizzare ?
Ci pensa Nicola Perilli sul sito internet dell'Espresso

Testata: L'Espresso
Data: 10 aprile 2012
Pagina: 1
Autore: Nicola Perilli
Titolo: «Hezbollah da museo, tra memoria e propaganda»

Riportiamo dal sito internet dell'ESPRESSO l'articolo di Nicola Perilli dal titolo "Hezbollah da museo, tra memoria e propaganda".

Hezbollah da museo, tra memoria e propaganda
il 'museo' di Hezbollah

Non comprendiamo il tono entusiastico di Perilli per il museo di Hezbollah, un monumento a un partito terrorista armato appoggiato dall'Iran.
Perilli scrive che nel museo ci sono : " 
le 'glorie' militari che raccontano le gesta contro il nemico israeliano ". Glorie militari? Gesta contro il nemico israeliano? Come se fosse Israele l'aggressore, e non Hezbollah.
Complimenti, Perilli, in poche righe è riuscito a capovolgere la storia.
L'immagine che riproduciamo è solo una delle 12 a corredo del pezzo di Perilli. Come se un museo simile fosse un richiamo, una meta turistica culturale. Interessante anche l'ultima frase, quella che mette in guardia dal possibile attacco israeliano. Perilli non si chiede, invece, come possano vivere i bersagli delle città israeliane, evidentemente non contano.
Invitiamo i nostri lettori a scrivere all'Espresso per l'incredibile e oltraggioso commento di Nicola Perilli: letterealdirettore@espressoedit.it
Ecco il link alle altre illustrazioni e il pezzo:

http://espresso.repubblica.it/multimedia/fotogalleria/31657547

 

Nel Sud del Libano, a Mleeta, è nato 'Mleeta Resistance Tourist Landmark' o come viene più confidenzialmente chiamato: 'Museo degli Hezbollah'. Una via di mezzo tra strumento di propaganda e voglia di memoria (iconografica). Qui sono in mostra, infatti, le 'glorie' militari che raccontano le gesta contro il nemico israeliano. Ci si muove tra manichini vestiti da mujaheddin, cannoni, carri armati e mezzi blindati israeliani, distrutti e catturati nel corso degli anni. Ma non solo: elmetti bucati da proiettili, resti di equipaggiamenti, artiglieria e contraerea. L'accesso al museo, approvato dal ministero del turismo libanese, però non è così semplice: bisogna superare diversi posti di blocco. La prudenza non è mai troppa, anche perché Israele ha dichiarato che, nel caso di un nuovo attacco, questo luogo sarà il primo obiettivo da distruggere.

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