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Informazione Corretta Rassegna Stampa
18.11.2022 Edward Said, eroe della sinistra antisemita
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 18 novembre 2022
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Edward Said, eroe della sinistra antisemita»
Edward Said, eroe della sinistra antisemita
Commento di Deborah Fait

A destra: Edward Said

Edward Said è stato uno dei più pericolosi antisraeliani e odiatore di ebrei dalla fondazione di Israele fino al momento in cui ha reso l’anima al suo Dio. Perché dico pericoloso? Semplice, Said rappresentava il palestinese decoroso, era un intellettuale, professore alla Columbia University, giacca e cravatta, maestro del pensiero “democratico”, persona colta e autorevole adorata dalla sinistra. L’altra parte della “medaglia Said” era invece un volgare antisemita, amico di Arafat e dell’altro patetico personaggio, odiatore di Israele, ebreo, che di nome fa Daniel Barenboim, eccelso direttore d’orchestra e musicista. Ma chi era veramente Edward Said? Un impostore che si faceva passare per palestinese, di madre libanese e padre mezzo egiziano, nato a Gerusalemme ma vissuto sempre in Egitto e poi in America. Si faceva passare per “rifugiato” sebbene la sua famiglia non vivesse nel Mandato britannico quando questo finì di esistere per dar vita allo stato di Israele. Un impostore che faceva il doppio gioco, che diceva ai palestinesi che dovevano conoscere e capire la Shoah e agli israeliani che dovevano capire il dramma degli “ebrei” palestinesi e la loro Nakba. Said, l’odiatore di Israele più rispettato dalle sinistre, membro dell’OLP da cui darà le dimissioni per dissapori con Arafat ( due galli in un pollaio inevitabilmente finiscono per beccarsi). Ma, come docente, una delle sue passioni era fare il lanciatore di pietre e, si, l’influente professore, il rispettato intellettuale, fu immortalato al confine tra Libano e Israele, mentre, insieme al figlio adolescente, gli insegnava a scagliare pietre contro i soldati israeliani e chiunque passasse in auto col rischio di provocare incidenti mortali. Il docente universitario dava al figlio lezioni di odio, la cosa che gli riusciva meglio e che ha fatto per tutta la vita. Un eroe che la sinistra antisemita ha amato moltissimo, quasi quanto quell’altra icona dell’odio, Yasser Arafat, il più grande terrorista del XX secolo. Edward Said divenne famoso anche per essere l’autore di “Orientalismo” un libro propaganda che spiegava come il sionismo fosse l’erede dell’antisemitismo europeo e i palestinesi i “nuovi ebrei”. Purtroppo il libro ha fatto scuola come tutto ciò che diffonde odio per gli ebrei e in Italia fu distribuito al volgo da L’Espresso e La Repubblica, ai tempi nefasti della gestione Scalfari. Nel libro Said spiega quanto sia perfetto il mondo musulmano che noi occidentali siamo andati a infettare senza capire la loro cultura e che molto presto i sionisti, novelli razzisti e nazisti, saranno cacciati dalla Palestina. Edward divenne uno dei maestri della sinistra che sta sempre dalla parte sbagliata della storia e delle situazioni. La sinistra ama gli odiatori e odia chi si prodiga per il miglioramento e lo sviluppo della società. Amava Arafat e odiava Itzhak Rabin finché non è morto per mano di un altro ebreo, Yigal Amir… “Vedete, gli ebrei sono razzisti fascisti nazisti, non vogliono la pace e ammazzano chi la cerca”. Da quel momento Rabin che avevano odiato da vivo, divenne uno dei loro eroi. Edward Said morì nel 2003 seguito nel 2005 dal nemico-amico Arafat, entrambi avevano provveduto a creare l’impero dell’odio contro il popolo ebraico, sentimento che persiste, più vivo che mai, come un fetido virus che ammorba il mondo.

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Deborah Fait

"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut@gmail.com

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