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Informazione Corretta Rassegna Stampa
06.03.2022 Il colpevole è il criminale Putin: dove siete UE e Nato?
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 06 marzo 2022
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Il colpevole è il criminale Putin: dove siete UE e Nato?»
Il colpevole è il criminale Putin: dove siete UE e Nato?
Commento di Deborah Fait

A destra: un eroe (Volodymyr Zelensky secondo Dry Bones)

Sulla falsariga di decenni di pacifismo antisemita che chiedeva agli ebrei del mondo di dissociarsi da Israele per poter avere credibilità ed essere accettati nel consesso sociale, oggi gli stessi cosiddetti pacifisti chiedono ai russi di rinnegare il proprio paese per poter lavorare in occidente. Come si pretende che Israele non si difenda quando è aggredito dai terroristi palestinesi e che non reagisca quando sulla popolazione civile grandinano migliaia di missili, così i pacifisti nostrani filorussi chiedono a gran voce che l'Ucraina si consegni al criminale Putin senza ribellarsi, consegni le armi, faccia arrestare Zelevsky e forse ucciderlo, e dica "Eccoci qua, Grande Madre Russia, fai di noi ciò che desideri". La guerra finirebbe in un batter di ciglia. Lo ha detto Donatella Di Cesare, filosofa sopravvalutata, come si può leggere su www.informazionecorretta.com del 5/3. Fino a 10 giorni fa il mondo era diviso tra "no-vax, si-vax", oggi siamo al "no-Put, si Put".

Detto questo, da convinta sostenitrice della libertà dell'Ucraina di decidere del proprio destino, io penso che niente al mondo possa giustificare il boicottaggio tout-court contro il popolo russo. Niente è più stupido e deleterio del boicottaggio culturale e noi israeliani lo stiamo provando sulla nostra pelle da molti, troppi anni. Oltre alla cancellazione da parte dell'Università Bicocca di Milano di un ciclo di lezioni su Dostoevskij, sono state cancellate le partecipazioni russe a mostre fotografiche, a film di registi russi, il direttore d'orchestra Valery Gergiev è stato sospeso dal teatro La Scala, così come la soprano russa Anna Netrtebko la quale ha dichiarato: "Costringere a denunciare la propria terra d'origine non è giusto…" Il Salone del Libro di Torino si schiera in difesa dell'Ucraina. Nel 2020 era stato suggerito l'Iran come ospite d'onore, decisione annullata dopo le giuste proteste contro un l'Iran che impicca nelle pubbliche piazze gay, intellettuali, donne e dissidenti. Nel 2008 i centri sociali, capitanati dal filosofo, anch'egli sopravvalutato, Gianni Vattimo, avevano manifestato per protestare contro la partecipazione di Israele come ospite del Salone. I pacifisti antisemiti hanno decisamente le idee confuse, amano l'Iran, amano Hamas, adoravano Arafat ma odiano Israele. A rendere il boicottaggio della cultura russa oltre che schifosamente ingiusto e pericoloso, anche ridicolo è la notizia del boicottaggio dei gatti. Si avete letto bene, per sconfiggere Putin e l'invasione dell'Ucraina non c'è niente di meglio e di più persuasivo che bandire la partecipazione dei gattini russi dalle esibizioni feline promosse dalla "Federazione Internazionale dei gatti". Ahh, dimenticavo, nei ristoranti italiani non sarà più servita… l'insalata russa e, se ve la preparate a casa, fate attenzione perché qualche vicino delatore potrebbe denunciarvi come pericoloso collaborazionista di Putin. Chi boicotta la cultura russa credendo di fare chissà che dispetto a Putin, impoverisce l'occidente che sta ormai esalando i suoi ultimi respiri di libertà. Leggo anche molti commenti pieni di odio contro Zelensky , il presidente eroe dell'Ucraina. Non sopportano la sua testardaggine, il non voler cedere, la strenua difesa del suo paese, lo accusano addirittura di essere peggio di Putin perchè rifiuta di consegnargli l'Ucraina e di farsi poi fucilare dal bravo e democratico presidente soviet…pardon , russo.

No, Zelensky non cede, la sua anima ebraica sa che bisogna stare alla larga dalle dittature, è un uomo, un ebreo pieno di coraggio che difende la patria che il sovietico vorrebbe denazificare (o degiudeizzare?) e la moglie, la First Lady dell'Ucraina, Olona Zalenska è coraggiosa quanto lui. Nemmeno lei è scappata all'estero, è a casa sua, a Kiev, con i due figli. Appoggia in toto il marito che combatte ed è una donna che, condividendo i valori occidentali, si è sempre battuta per l' uguaglianza di genere, per le donne, per l'autonomia e la libertà del suo paese. Purtroppo, con il prolungarsi della guerra, leggo sempre più commenti pro Putin e anti Zelenski, se c'è la guerra è colpa dell'Europa, è colpa di Zelenski che vuole far parte dell'occidente, è colpa dell'America e della Nato se Putin minaccia di farci saltare tutti per aria con il nucleare. Non sappiamo come andrà a finire e quanto durerà ma sono convinta che sia un dovere morale e civile difendere il popolo ucraino da quel criminale di guerra che vuole, e lo ha detto, eliminare la democrazia dall'Europa. "La democrazia è obsoleta, ha dichiarato, il futuro è nell'autarchia". A questo dobbiamo ribellarci tutti per poter vivere in un mondo che non faccia schifo a noi e a chi verrà dopo di noi. Concludo con una domanda: Unione Europea, Nato, dove siete? Il vostro intervento è l'unica soluzione per ricacciare Putin a casa sua.

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut@gmail.com

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