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Informazione Corretta Rassegna Stampa
20.11.2021 Intolleranza, razzismo, antisemitismo
Il discorso in Senato di Dror Eydar, Ambasciatore di Israele in Italia

Testata: Informazione Corretta
Data: 20 novembre 2021
Pagina: 1
Autore: Dror Eydar
Titolo: «Intolleranza, razzismo, antisemitismo»
Intolleranza, razzismo, antisemitismo
Il discorso in Senato di Dror Eydar, Ambasciatore di Israele in Italia

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Giovedì 11 novembre sono intervenuto all'audizione della Commissione straordinaria del Senato su intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza.

1 Partendo dal presupposto che i senatori avessero sentito e avrebbero sentito da altri relatori interventi sul vecchio antisemitismo, ho focalizzato il mio intervento sul nuovo antisemitismo, il cui punto principale è la negazione del diritto degli ebrei all'autodeterminazione, cioè l'opposizione al sionismo e allo Stato ebraico. Ecco come ho iniziato le mie osservazioni: “La questione dell’antisemitismo è una questione secolare, che risale quasi agli albori della nascita del popolo ebraico. Più di 3000 anni fa, secondo la Bibbia, ci fu un antico profeta in Oriente – se vogliamo, un intellettuale del suo tempo – che cercò di maledire il popolo d’Israele. Ai nostri giorni, diremmo che cercò di diffondere veleno contro il popolo di Israele nell'opinione pubblica internazionale. La Bibbia dice che non ci riuscì, perché Dio trasformò le sue maledizioni in benedizioni. Tuttavia, i nostri saggi ci hanno insegnato che, dalle sue benedizioni, si può anche cogliere l’odio che si cercava di diffondere contro di noi. Così si legge nel Pentateuco: “Lo guardo dalla sommità delle rupi e lo contemplo dall'alto dei colli; ecco, è un popolo che dimora solo e non è contato nel numero delle nazioni” (Numeri 23,9). Centinaia di anni dopo Balaam, a metà del primo millennio a.C., il viceré dell’impero persiano progettò lo sterminio del popolo ebraico. Così dice nel Libro di Ester: “Vi è un popolo segregato e anche disseminato fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri”. Non è né economico né politicamente o religiosamente giusto lasciarli vivere con noi, quindi tanto meglio eliminarli. Questa è la radice ideologica dell’antisemitismo, e da essa si sono evoluti e sono cresciuti fino a dimensioni mostruose, gli orrori che il nostro popolo ha vissuto nel corso della storia, per mano di vari popoli, fino alla più grande catastrofe di tutte, avvenuta in Europa meno di 80 anni fa.”

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2 Poi ho anche fatto riferimento all'annuale teatro dell'assurdo alle Nazioni Unite: il solito pacchetto fisso di votazioni contro Israele (tra 17 e 20 risoluzioni ogni anno): Abbiamo menzionato prima le parole di quell'antico profeta, che voleva estromettere Israele dalla famiglia delle nazioni. È evidente che ciò che era alla base del suo proposito, è anche alla radice della presa di mira dello Stato di Israele oggi: il desiderio di stigmatizzarlo come un fenomeno anormale, e a prescindere illegittimo. L’arena principale in cui la famiglia delle nazioni si riunisce oggi, è l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, oltre ad altre istituzioni delle Nazioni Unite. Questa settimana è iniziata la votazione annuale. Ogni anno c’è un teatro dell’assurdo, dove si usano i “diritti umani”, non per prendersi cura degli esseri umani, ma per estromettere Israele dalla famiglia umana. Prendiamo ad esempio il modello di voto degli ultimi 6 anni. Dal 2015, l’ONU ha adottato 5 risoluzioni contro l’Iran, 6 risoluzioni contro la Corea del Nord, 8 risoluzioni contro la Siria e simili: si tratta di dittature, dove non ci sono diritti umani, libertà di parola o di religione. Nello stesso periodo di tempo, sono state adottate ben 112 risoluzioni soltanto contro Israele, l’unica democrazia in Medio Oriente. A proposito, nessuna risoluzione è stata presa contro Libia, Cuba, Venezuela, Zimbabwe o simili. Solo Israele riceve tale trattamento. Come abbiamo visto, mettere Israele da una parte e dall'altra il mondo intero, è antisemitismo. Al Consiglio per i Diritti Umani, che è tutt'altro che per i diritti umani – alcuni dei suoi stati membri, negano i diritti umani e civili ai loro cittadini. Ebbene, dalla sua istituzione, avvenuta circa 15 anni fa, al Consiglio sono state approvate 11 risoluzioni contro l’Iran, 14 risoluzioni contro la Corea del Nord, 38 risoluzioni contro la Siria, e ben 95 risoluzioni contro Israele. Questo è antisemitismo.

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3 Ho chiarito e ribadito che non mi riferisco all'esercizio di critica su Israele. Ogni democrazia ha bisogno di critiche per migliorare e correggere le ingiustizie. Allora, dov'è che si oltrepassa il confine? Tutti qui saranno d’accordo, che chiunque abbia il diritto di criticare il governo italiano; ma nessuno pensa, né accetterebbe l’idea, che l’Italia in quanto Paese, non abbia diritto a esistere. Questa è la differenza. L’antisionismo appartiene alla stessa famiglia dell’opposizione all’esistenza degli ebrei come Stato, perché il Sionismo è l’espressione politica del sogno delle nostre generazioni di tornare a casa a Sion. In questo senso, l’antisemitismo è opporsi al diritto degli ebrei di esistere, non solo all’interno delle comunità ebraiche di tutto il mondo, ma come Stato ebraico che si autodetermina, alla pari dello stesso diritto di tutti gli altri popoli.

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4 Un altro punto toccato è la connessione che esiste tra colpire lo status di Israele e lo scoppio di ondate di antisemitismo: “Le consistenti votazioni alle Nazioni Unite, progettate per delegittimare lo stato ebraico, non sono solo un gioco diplomatico, né è una questione di interessi fra stati. Colpire lo status internazionale di Israele, specialmente nell'arena globale delle Nazioni Unite, dà una spinta agli antisemiti in tutto il mondo incoraggiandoli a continuare i loro attacchi contro gli ebrei in tutto il mondo.” Naturalmente il mio intervento in audizione è stato più lungo e comprendeva anche domande e risposte con i senatori presenti. Ma questo basta per capire lo spirito delle cose che ho voluto portare alla loro attenzione.


Ambasciatore Dror Eydar - Messaggio per Yom HaZikaròn 2020 | Facebook
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