gli hezbollah hanno riposto le armi nelle cantine delle loro case e non sembra per ora che abbiano l'intenzione di fare del male a nessuno."
Così scrive Barbara Schiavulli sul MESSAGGERO del 3 giugno del 2007.
Per quale scopo gli hezbollah si stiano riarmando, sotto gli occhi dell'Unifil non è una domanda opportuna pe la giornalista.D'altro canto
quella dell'Unifil è una missione di pace, e al contrario di quella irachena, lo sembra per davvero
Per rimanerlo, però, deve appunto disinteressarsi della continua violazione della risoluzione 1701 dell'Onu da parte del gruppo terroristico. Che, vale la pena di ricordarlo, non ha nemmeno liberato i soldati israeliani rapiti.
Buona parte dell'articolo della Schiavulli è dedicato al problema delle mine e delle bombe a grappolo inesplose.
Non viene riferito il fatto che Israele ha collaborato fornendo mappe all'opera di bonifica.
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