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Avvenire Rassegna Stampa
24.11.2021 Come combattere l'antisemitismo partendo dalle scuole
Cronaca di Alessia Guerrieri

Testata: Avvenire
Data: 24 novembre 2021
Pagina: 11
Autore: Alessia Guerrieri
Titolo: «Così si contrasta l'antisemitismo (anche) tra i banchi di scuola»
Riprendiamo oggi 24/11/2021, da AVVENIRE, a pag. 11, con il titolo "Così si contrasta l'antisemitismo (anche) tra i banchi di scuola", la cronaca di Alessia Guerrieri.

Memoria, Ucei:
Noemi Di Segni

L’antisemitismo è cambiato, ha assunto forme nuove e spesso sottovalutate. Ma il rischio è che diventino la base su cui si poggia la piramide dell'odio. Ora per farvi fronte arriva nelle scuole un «nuovo prezioso strumento», come lo definisce il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, a disposizione degli insegnanti Sono state infatti presentate ieri le linee guida contro l'antisemitismo nella scuola che nei prossimi giorni saranno inviate agli Istituti scolastici con una circolare. Un documento frutto dell'iniziativa della Coordinatrice nazionale per la lotta contro l'antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Milena Santerini, che ha guidato il lavoro di un comitato tecnico-scientifico paritetico presso il ministero, nell'ambito di un Protocollo d'intesa siglato il 27 gennaio scorso tra Miur, Coordinatrice nazionale e Ucei (Unione Comunità Ebraiche italiane). «A scuola si fa memoria. E a scuola si costruiscono, insieme, partendo dall'analisi del passato, un presente e un futuro di pace, cominciando dal rispetto per l'altro», ricorda il ministro Patrizio Bianchi L'idea di base è offrire agli insegnanti uno strumento per riconoscere il pregiudizio e per intervenire in modo utile. E lo si è fatto iniziando dalla definizione dalle diverse tipologie di antisemitismo: il nazifascismo e il negazionismo; l'idea che gli ebrei siano una lobby che comanda il mondo; l'odio contro Israele inteso non come critica politica ma come messa in dubbio della legittimità stessa dello Stato ebraico; l'odio verso gli ebrei in quanto tali. «L'obiettivo è lavorare sui pregiudizi dialogando con i ragazzi - aggiunge Santerini - perché c'è un trasferimento di vecchie modalità di odio su temi nuovi, pensiamo ai no vax». Con queste linee guida, prosegue, «si possono aiutare gli insegnanti ad affrontare i pregiudizi antichi e nuovi che indeboliscono la convivenza a scuola e nella società)). La novità del documento sta proprio nel fatto che al lavoro svolto in questi anni dalle scuole italiane per conservare e trasmettere la memoria della Shoah, si aggiungono strumenti concreti (il testo di oltre 30 pagine offre anche spunti pratici per i docenti) per affrontare in chiave attuale i pregiudizi e le nuove forme di antisemitismo tra i giovani, aprendo una riflessione con gli insegnanti, le studentesse e gli studenti sulla prevenzione e il contrasto del fenomeno. «E importante che sia la scuola il luogo dove inizia questo lavoro», dice poi Noemi Di Segni, presidente dell'Ucei, sottolineando che «il male non si combatte solo attraverso azioni mirate e rispondendo al singolo atto, ma anche con azioni positive, gioiose, di cultura».

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