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Democrazia e manifestazioni 23/02/2023

Israele, la protesta del sabato dei giovani di Tel Aviv: “Netanyahu  vattene” - la Repubblica
Una manifestazione a Tel Aviv contro il governo Netanyahu

Gent.ma Deborah, Nella corrispondenza epistolare tra di noi, lei afferma di essere orgogliosa della democrazia israeliana. In seguito alle recenti manifestazioni avrei i miei dubbi. Mi riferisco agli ultimi atti vandalici dei "pecoroni" accompagnati dai loro figli, bambini di età prescolare, che hanno tentato di bloccare ai loro domicili i parlamentari dell'attuale coalizione di governo, per impedirgli di andare a votare. Hanno anche minacciato di morte il primo ministro. questi sono i metodi "democratici " della sinistra. Da Karl Marx in poi hanno conquistato il potere in questo modo. Quindi non mi meraviglio più che oggi l'Onu esige da Israele, stato sovrano, di rinunciare al progetto di legge della giustizia. Mi fermo qui Cordiali saluti

Ilan

 Gentile Ilan,
Gli episodi che lei descrive sono senz’altro deprecabili ma devo aggiungere che in quasi tre mesi di manifestazioni di decine di migliaia di persone non è stato rotto nemmeno un vaso di fiori. Non posso esimermi dal notare la differenza con le manifestazioni di piazza italiane, o in genere, europee, dove si spacca tutto, vetrine, cassonetti, dove si mettono le città a ferro e fuoco. Mi auguro però che gli episodi da lei citati non debbano ripetersi. Purtroppo, e lo dirò fino alla noia, le sinistre non accettano le sconfitte. Il popolo sovrano ha votato questo governo e, si sia d’accordo o meno, anche gli oppositori devono accettarlo ed eventualmente combatterlo in modo democratico, come Israele meria, e non violento. Quanto all’ONU e agli USA sarebbe ora che la smettessero di mettere il naso nella politica interna di una nazione sovrana e indipendente. Israele non è uno stato satellite dell’America, se lo devono mettere bene in testa. Un cordiale shalom

***

 Gentile Signora Fait, La guerra fra Russia e Ucraina è il fatto più importante a livello internazionale, per cui trovo normale che anche voi dedichiate a questa tragedia giorno per giorno la giusta attenzione. Però mi sembra che in questo modo vi stiate allontanando da quello che dovrebbe essere il vostro scopo principale e cioè mettere in risalto le verità o le bugie su Israele che vengono pubblicate sui giornali italiani. Per dire, domenica non avete pubblicato due articoli di Libero che mi sono sembrati molto interessanti e che secondo me, meritavo di essere da voi ripresi. Uno riguardava l'intervista a favore di Israele all'arabo israeliano Yospeh Haddad e l'altro in cui si dice che il Sudafrica si dimostra antisemita e a favore di Putin. Proprio oggi, martedì 21, sempre su Libero ci sono altri due articoli in cui si parla di Israele, ma da parte vostra nessuna attenzione. Naturalmente siete liberi di fare ciò che volete, ma francamente non vi capisco. Mi viene da dire che il vostro amore , direi ingiustificato, verso repubblica vi renda ciechi verso giornali che sono da sempre, e non di recente, pro Israele. Cordiali saluti

Giovanni Cattani

 Gentile Giovanni,
Il suo rimprovero sarebbe del tutto valido ma, purtroppo, non risolvibile perché Libero non permette di fare copia-incolla degli articoli che pubblica. La redazione di IC legge i quotidiani più importanti in Italia e Libero è incluso tra questi. A nostra discolpa le comunico che Angelo Pezzana, fondatore di IC insieme a Fiamma Nirenstein e alla sottoscritta nel 2001 a Gerusalemme, ha collaborato con Libero fin dalle sue prime uscite come esperto di Israele. Per molti anni ne è stato corrispondente, si dimise quando Vittorio Feltri lasciò la direzione del giornale. Lei ha ragione, gli articoli su Israele sono molto buoni ma, ahimè, non copiabili se non a pagamento. Abbonarsi a IC è gratuito proprio perché vogliamo diffondere il più possibile la nostra testata, ma questo significa che, con le nostre misere entrate, possiamo pagare solo alcuni quotidiani tra i più importanti, certamente non tutti. Anzi, se lei potesse a contattare la redazione di Libero e chiedesse di poter avere i loro articoli da riprodurre (copia-incolla) le saremmo grati e li pubblicheremmo all’istante. Noi pubblichiamo abitualmente su Israele, è il nostro compito primario e ogni giorno lei può leggere articoli su Israele che non trova su altre testate. Attualmente, però, la nostra attenzione va anche alla guerra del criminale Putin contro l’Ucraina, il cui presidente Zelensky è ebreo, quindi tutto torna. Mi auguro che lei abbia colto e compreso il problema e la saluto con un cordiale shalom

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