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Le dittature e l'occidente 19/08/2022

La méfiance régit le monde 75 ans après la création de l'ONU - Le Point

Gentile Deborah , su Informazione Corretta del 17/8 abbiamo potuto leggere il suo articolo e quello di A.Sukni ,davvero molto interessanti. Il suo articolo , relativo alla pericolosita' dell' Iran , sottolinea efficacemente il rischio rappresentato dal regime degli ayatollah . Dopo il recente attentato a S. Rushdie, sarebbe ora che i paesi democratici e , soprattutto l'Onu , prendessero atto della pericolosita' che per il mondo rappresenta il regime oscurantista di Teheran. Per colpa ( o complicita' ? ) dell'inetto Obama, ormai l'Iran e' vicino alla realizzazione della bomba atomica, e dunque avremo nel mondo un altro stato '' nucleare '' caratterizzato da un fanatismo assoluto come quello della Corea del Nord. Intanto l'Onu affida all'Iran la presidenza di organismi che si dovrebbero occupare di .....diritti umani. E le nostre politicanti pseudofemministe quando vanno in Iran continuano a mettere il velo'' per rispetto,'' cosa che la Tatcher o la Merkel non si sono mai sognate di fare. A. Sukni allarga il discorso alla drammatica crisi dell'occidente , sottolineando che per opportunismo , per vilta' o per crisi culturale oggi non sembra avere il coraggio di far fronte al lungo elenco di dittature che ormai sono sempre piu' all'attacco contro il mondo dei diritti umani e delle democrazie. Occidente che oltre all'UE ,agli Usa , ad Israele, dovrebbe comprendere anche paesi democratici come Giappone,Corea del Sud , Taiwan , Australia e N. Zelanda,. Oggi siamo di fronte alla feroce aggressione dell' Ukraina da parte della Russia di Putin. E' una prova per i paesi democratici , e dall'esito di quella guerra potranno dipendere molte cose. Speriamo bene saluti

Dante D.

 Gentile Dante,
I paesi democratici non hanno la forza e, sembra, nemmeno la voglia di far fronte alle aggressioni delle dittature. Sono anni che l’occidente fa la corte all’Iran ben conoscendo la pericolosità del regime di Teheran e della sua lunga mano nel terrorismo mondiale. A volte sembra che l’Europa soffra della sindrome di Stoccolma e si innamori delle dittature che minacciano la vita di milioni di liberi cittadini. Ricordo che alcuni anni fa Israele, travolto dal terrorismo che combatteva con coraggio, raccomandava all’occidente di stare attento, “dopo di noi colpiranno voi”, dicevano i leader israeliani. Le loro parole erano accolte da sorrisi di superiorità, quasi di pena verso il paese che, a detta di molti politici, “vedeva il terrorismo dappertutto”. Poi, come previsto, il fanatismo islamico ha colpito l’Europa e sono iniziate le stragi di Madrid, di Parigi, di Berlino e, con un attentato diabolico, anche l’America distruggendo le Torri e facendo in un colpo solo più di 3000 vittime. Purtroppo pare che tutto questo sangue non sia stato sufficiente a convincere le democrazie che leccare i piedi dei satrapi e coprirsi di veli alla loro presenza li riempie di soddisfazione e della certezza che loro saranno sempre vincitori di fronte all’inettitudine e all’incompetenza occidentali. La guerra di Putin è la conferma di quello che scrivo. I paesi democratici tremano di paura dinnanzi al dittatore e se l’esito della guerra sarà a suo favore ci aspetteranno tempi bui e molto duri. Come scrive lei: speriamo bene. Non ci resta altro. Un cordiale shalom

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