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Lavrov su Rete4 05/05/2022


Sergej Lavrov

Gent.ma Deborah, leggendo il suo ultimo editoriale su IC riguardante l'indecente intervento di Lavrov su Rete 4, e non solo per quel programma ma anche per le altre trasmissioni e giornalisti da lei citati, veramente scandalosi e di una faziosità incredibili, mi trovo d''accordo con lei. Lasciando perdere La7 che ormai è diventata la gazzetta ufficiale dell'antisemitismo e antisionismo, Mediaset nella maggioranza dei casi non si dimostra così ostile nei confronti degli ebrei e di Israele in generale (tranne qualche raro caso). Anche Berlusconi ha dimostrato la sua vicinanza e amicizia nei confronti di Israele in più di un'occasione. Poi da politico non ha voluto inimicarsi Putin, ma non ha preso mai neanche le difese dei palestinesi/palestinisti. Vorrei quindi chiederle: non è che Rete4 ha volutamente ed intenzionalmente fatto parlare il russo senza contraddittorio volendo dimostrare così quanto fossero deliranti le sue affermazioni, frutto di pregiudizi assolutamente demenziali ? Smascherando così tutto lo schifo di un potere politico marcio e corrotto. Secondo lei Berlusconi è a conoscenza di tutto quello che viene messo in onda sulle sue reti ? Ha un potere decisionale finale ? Ringraziandola dei suoi articoli che leggo sempre con interesse su IC, la saluto cordialmente. Shalom.

Roberto Marelli

 Gentile Roberto, Sull'intervista/comizio di Lavrov su Rete 4 i pareri sono molto discordanti. C'è chi dice che non era da trasmettere e chi dice che ha fatto conoscere al pubblico il vero e oscuro volto di chi comanda in Russia. Come spesso accade la verità sta nel mezzo. A mio parere quell'intervista andava fatta vedere in un altro contesto, durante un talk show dove si sarebbe discusso solo dell'argomento gettato da Lavrov in faccia agli ebrei con tanto spregio. Quello che lui ha detto doveva essere discusso da storici seri subito dopo la programmazione, da rappresentanti della Comunità ebraica, da chi, insomma, avrebbe immediatamente potuto controbattere le indegne tesi del ministro russo. Aspettare le reazioni è stato l'errore più grande perché il male era già entrato in molti cervelli. Probabilmente i dirigenti di Rete 4 hanno capito di avere uno scoop tra le mani ed è stato dato in pasto al pubblico, che non è fatto solo di persone preparate, un pensiero marcio come l'antisemitismo che ognuno ha assorbito a modo suo, e sappiamo il danno che questo può fare. Frequentando spesso i social, ho potuto toccare con mano quello che l'intervento di Lavrov, proiettato in modo sconsiderato, ha provocato. Criticarlo quando il danno era già in atto, è servito a poco. L'idea di Hitler ebreo che era già stata insinuata nel cervello di molti, è entrata ancora più nel profondo. Incolpare le stesse vittime di aver perpetrato il proprio genocidio ha dato altro ossigeno ai negazionisti. Probabilmente Berlusconi non è a conoscenza di quanto viene programmato sulle sue reti ma qualcuno che, in vece sua, dovrebbe controllare, ci sarà sicuramente. Concludo quindi che mandare quell'intervista non è stato sbagliato, l'errore enorme che provocherà molti problemi contro noi ebrei, è stato il modo superficiale in cui è stata trasmessa. Un cordiale shalom

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Gentile redazione, Condivido completamente il commento di Deborah Fait su Paolo Mieli a Quarta Repubblica, e le sue osservazioni sul riemergere dello storico antisemitismo del popolo russo. Senza voler confondere aggressore e aggredito, mi viene soltanto il dubbio che simili impronte storiche siano comuni al popolo ucraino. Non sono uno storico, se sbaglio mi aspetto una correzione. Grazie per l'attenzione.

Sandro Zanchi

 Gentile Sandro, Non sbaglia, durante il nazismo un certo numero di ucraini fu complice dei tedeschi nella caccia all'ebreo. Purtroppo quello fu un periodo maledetto per il mondo "civile" e i collaboratori dei nazisti non mancavano in nessun paese europeo. Nemmeno in Italia. Gli ucraini erano occupati dall'Urss e avevano sperato che Hitler li avrebbe liberati. Sono passati 80 anni, Israele ha buoni rapporti con la Germania. Penso che le donne e i bambini ucraini che i russi torturano e ammazzano non debbano essere condannati per colpe altrui. Un cordiale shalom

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