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Ricambio democratico 09/07/2021

Netanyahu definitief 'afgeserveerd' als premier van Israël – Dagblad  Suriname
Benjamin Netanyahu

Buongiorno Signora Deborah, mi permetto di entrare a gamba tesa su un tema che - molto presto - tornerà d'attualità, ovvero la premiership di un partito che si chiama Likud (al quale sono affettivamente legato e del quale non conosco alcun membro) e di un uomo che si chiama Benjamin Netanyahu (che non ho mai avuto l'onore di conoscere) ma che ad Anzio in provincia di Roma, nella mia casa, troverebbe sempre un buon pane veloce da spezzare e condividere assieme. Premetto di non appartenere alla vostra famiglia se non come 'nipote' in quanto figlio di donna ed uomo apostolici romani, ma ciò mai mi impedirebbe di diventare cittadino di quella bella Terra dove vi sono due confini blu su un campo bianco, il Giordano ed il Mediterraneo. Certo, vi è una stella sopra, ma Israele signora Deborah è uno stato di diritto. Ti compri un alloggio pagandolo x NIS, lo registri nella municipalità competente senza la burocrazia italiota fatta di notai o geometri od enti locali da 'lubrificare' e ti danno subito la permanenza. E chiunque non ti guarda per traverso perché sei 'galileo', ti dice ciao e chiede di te con sana e genuina curiosità ... Ecco, il vostro passato premier - senza citare il sacrificio del fratello - ha dato la sua vita per la Terra cercando di guidarla con molta cautela verso una oculata laicità. Ed Israele lo ricompensa. Come? Con 84 partiti alla sua destra, 118 al suo lato centrista e 77 alla sua sinistra. Boh.... Tutta questa 'ammuina' per fare fuori un uomo solo? Abbandonato dai piccoletti che stava cercando di trasformare in statisti? Mah....Io a 58 anni di vigliaccate della cosa pubblica italiana ne ho viste tante, ma recita un adagio di una religione che non mi appartiene: Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Mi scusi signora Deborah lo sfogo, ma credo che tra persone civili si possano esprimere opinioni abissalmente diverse pur restando rispettosi l'una dell'altro.... Con stima e rispetto.

Diego Esposito

Gentile Diego,
E' giusto che tra persone civili si possa discutere anche avendo idee diverse ma questa volta le sue idee collimano con le mie, almeno in parte. Benjamin Netanyahu è stato indubbiamente un grandissimo leader che ha dedicato la sua vita alla politica e a Israele. La mia sola considerazione è che Israele non è una monarchia né una dittatura e in una democrazia si cambia il premier ogni tot anni, nello specifico quattro. E' sicuro che sarà difficile sostituire Netanyahu ma questo nuovo governo non è pessimo come alcuni media vogliono far credere, anche se avrà molte difficoltà a reggere essendo estremamente eterogeneo. Vi sono però al suo interno persone validissime che, mi auguro, per Israele, possano lavorare senza subire troppo ostruzionismo.
La saluto con un cordiale shalom

***

Perché continuate a intendere "Palestina" come sinonimo di arabo, regalando al terrorismo una denominazione di vari secoli anteriore, ossia, includendo anche agli ebrei?

Luciano Tanto

Gentile Luciano,
personalmente scrivo sempre "Giudea e Samaria" quando mi riferisco ai territori contesi e spesso parlo di arabi quando intendo " palestinesi". Molti, per semplificare il discorso parlano di Palestina e di palestinesi anche se non credono alla giustezza dei termini. Lei ha ragione, il termine Palestina dà adito a grande confusione dal momento che una nazione di tale nome non esiste nè è mai esistita. Dovremmo tornare indietro di 2000 anni e impedire ai Romani di cancellare il nome di Israele per umiliare gli ebrei. Purtroppo negli ultimi anni la storia è stata riscritta da chi odia Israele e sia certa politica che l'opinione pubblica si sono lasciate raggirare dalla propaganda dei nostri innumerevoli nemici.
Un cordiale shalom

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