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Israele secondo Alessandro Barbero 25/06/2021


Alessandro Barbero

Ho letto abbastanza stupito l'intemerata di Deborah Fait contro il professor Barbero. Comprensibile la parte relativa al suo intervento sull'antico Israele, dove ha usato un linguaggio un po' semplicistico, anche se le tesi che riporta sono semplicemente quelle di molti studiosi e archeologi, in primis israeliani, come Shlomo Sand (antisemita anche lui?). Discutibili come tutto, ma pienamente legittime. Che la Bibbia non sia una fonte storica in senso scientifico, almeno per la sua gran parte, è un fatto riconosciuto ormai da un paio di secoli. Ma probabilmente solo perché l'intera comunità degli storici dell'antichità, archeologi, paleografi e linguisti è composta da antisemiti, ovvio. Oltre i limiti della malafede poi è volergli attribuire il paragone tra israeliani e nazisti. Io ho ascoltato quel video, e lui dice l'esatto opposto! Che cioè è sbagliato e assurdo quel paragone. Totalmente il contrario di quanto vorrebbe attribuirgli la Fait. Probabilmente vi siete limitati a leggere il titolo del video senza ascoltare il contenuto; questo però è un comportamento scorretto. Non sono un fan acritico di Barbero, anzi, riconosco che quando esce dal suo campo di specializzazione spesso è discutibile, ma un conto è la critica, un conto è l'attacco gratuito e oltretutto in malafede.  

Giacomo Busca

Gentile Giacomo Busca, ho ascoltato anch'io il video e devo dire di essere rimasta a bocca aperta. Ci mancherebbe avesse detto chiaro e tondo "Israele è nazista", sarebbe stata una mossa stupida.  Dunque? Basterebbe questa risposta per condannarlo. Alla domanda “Israele si sta comportando come la Germania della Seconda Guerra Mondiale?” Barbero risponde: "Allora, questo è un tema di estrema complessità, e io cercherò di essere molto cauto nel rispondere perché è molto facile prendere degli scivoloni e dire cose che in realtà non si volevano dire". Non le sembra abbastanza? Uno storico, una persona seria avrebbe dovuto rispondere "Non facciamo paragoni immorali" e non menare, come si dice, il can per l'aia. Inoltre non sono l'unica ad aver interpretato in tal modo la sua intervista, basta guardare alcuni titoli su Google riguardo ai suoi video su Israele: "Alessandro Barbero: Israele è come la Germania della WWII?" è solo uno dei tanti e non tutti critici, purtroppo.  Lei nomina Shlomo Sand e io le chiedo, gentile signor Busca, non le è venuto un senso di nausea se li ha letti? Mi chiede se lo ritengo antisemita e le rispondo di si, Sand è visceralmente antisemita e antiisraeliano tanto che è andato a vivere in Francia mentre i suoi libri contro il Popolo ebraico e Israele sono tradotti in tutte le lingue. Cordialmente

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Gentile Signora, Alessandro Barbero ha detto sicuramente alcune inesattezze, e non è certo filoisraeliano, ma ha escluso nel modo più categorico che fosse plausibile un paragone fra israeliani e nazisti: ha detto anzi che fra i due c'è una distanza di anni luce, e che questo è cosa innegabile anche a voler essere duramente critici verso Israele. P.S. Gentile Signora, Vorrei aggiungere che ho deciso di scriverle proprio perchè leggo sempre con molto interesse i suoi articoli e l'ammiro e la ringrazio per il suo impegno nel contrastare la dilagante informazione tossica riguardante Israele, così diffusa sulla stampa e i media italiani. Con molta stima,

Paola Lupo

Gentile Paola, la ringrazio per la stima. Come ho scritto a un altro lettore che contestava il mio articolo sul prof Barbero, è mia opinione, dopo aver ascoltato il video, che abbia giocato sulle parole in modo molto astuto. Da un lato risponde in modo ambiguo alla domanda "Lei pensa che Israele sia come la Germania della WWII?" poi dice che Israele e i nazisti sono distanti anni luce, poi parla dei palestinesi e di quello che fa Israele senza mai nominare il terrorismo. L'intervista ha fatto scalpore e ha indotto molti blog antisemiti, che non nomino ma che può trovare su Google, a parlarne con entusiasmo.   
Un cordiale shalom

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La fortuna del soggetto in oggetto è dovuta alla semplificazione dei suoi racconti simile alle prime nozioni di storia del mio sussidiario( allora si chiamava così)di seconda elementare: Orazio Coclite, Muzio Scevola, Ponte Sublicio ecc...ecc. D'altra parte questo è il punto d'arrivo della riforma della scuola media tendente al livellamento verso il basso e il rifiuto di ogni forma di revisionismo e analisi critica che si oppone all'indottrinamento. Cordialmente.

Maria Fiorangela Brunetti

Gentile Maria,
Trovo che il soggetto in oggetto sia la personificazione della superficialità tipica del nostro tempo e dell'avversione nei confronti delle democrazie di cui usufruiscono ma che allo stesso tempo rifiutano difendendo a spada tratta dittature e terrorismo. La cosa grave è che certe semplificazioni sono lette e digerite da migliaia di giovani la cui vita sociale si svolge sul web, incapaci ormai di introspezione e di una sana critica. Un cordiale shalom

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