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Sanremo e Monte Meron 04/05/2021



Come ligure sono orgoglioso di aver contribuito alla nascita dello stato di Israele!!!! Bellissima la trasmissione su RAI 2 sulla conferenza di Sanremo!!! Finalmente si è sentito “Gerusalemme capitale”.

Sergio Brighetti

Gentile Sergio,
Trovo sia giusto e molto bello che lei si senta orgoglioso come ligure perché quel giorno a Sanremo si è fatta la storia. Auguriamoci che la bella diretta di Rai2 sul centenario non resti unica ma che ne seguano molte altre. E' giusto dare a Israele ciò che merita, cioè amore e rispetto. Un cordiale shalom

***

Gentilissima Signora Fait,
sono sconvolta per la tragedia del Monte Meron: un dolore che mi lascia senza parole, sbigottita come quando è morto mio padre pochi mesi fa. Il fatto che si tratti in massima parte di ragazzini o di giovani padri di famiglie numerose (anche otto o nove figli, stando a quanto ho letto su Arutz Sheva) e che vi siano famiglie che hanno perso più di un congiunto rende il dolore ancora più straziante. Posso solo pregare per i defunti, i feriti e le famiglie colpite e pregare che non accada più nulla di lontanamente paragonabile. Ho letto espressioni meravigliose di fede da parte di persone in lutto: il concetto che Dio ha scelto i fiori più belli o che ha chiamato a Sé persone che ha giudicato spiritualmente pronte per Lui. I miei occhi secchi (non riesco mai a piangere quando sono davvero triste) si sono illuminati di sconfinata ammirazione, perché per me è prematura ogni morte prima dei cent’anni: perciò, sono in debito verso queste persone di una testimonianza preziosa, perché posso appena immaginare, data la giovane età di queste vittime, quanto sia difficile e doloroso. Un abbraccio,

Annalisa Ferramosca

Gentile Annalisa,
Innanzitutto le faccio le mie più sentite condoglianze per la morte di suo Padre. Per legge di natura i genitori se ne vanno prima di noi lasciandoci sempre un grande vuoto. La tragedia di Meron è difficile da accettare, 45 vittime di cui dieci erano bambini e sentire tutti quei lamenti misti a preghiere, mentre morivano, è stato straziante. Bisogna avere molta fede per accettare queste morti e io mi ribello, al contrario tutte le persone presenti ai funerali dei propri cari pregavano, piangevano e si affidavano a quel Dio in cui credono con tutta la loro anima. Una testimonianza di fede assoluta ma, mi creda, sentire che quei bambini e i loro papà morivano recitando lo Shemà Israel mi ha lasciata quasi senza forze. La ringrazio tanto per le sue preghiere e sono certa che loro, ovunque essi siano, le sentiranno.
Un affettuoso abbraccio e un cordiale shalom.

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