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L'assassinio di Samuel Paty 20/10/2020
Gentilissima Signora Fait, l’assassinio in pieno giorno del prof. Samuel Paty, per le modalità e, soprattutto, per il movente e l’età dell’assassino (che inducono a pensare ad un terribile indottrinamento di un giovanissimo appena maggiorenne), è un fatto spaventoso e l’aspetto più sconvolgente è che ormai da anni non è più un evento imprevedibile. Posso solo sperare che agli annunci di nuove misure per contrastare l’indottrinamento (quella che i francesi chiamano radicalizzazione) ed il terrorismo seguano fatti adeguati, perché ne va della libertà della Francia e, di riflesso, della nostra libertà e sicurezza. In proposito, per amore di verità e anche nell’interesse a non dividerci come i polli di Renzo di fronte ad una minaccia mortale per tutti noi, vorrei segnalare che, contrariamente a quanto scritto da IC con il titolo “Francia: ecco le testate che ignorano il terrorismo islamico”, l’Osservatore Romano non esce la domenica e non può quindi essere “tra i quotidiani italiani oggi [ieri, domenica 18 ottobre] in edicola” che “non pubblicano cronache e commenti sull'attentato di Parigi”. L’Osservatore Romano ne ha dato notizia nell’edizione di sabato 17 ottobre, in un articolo intitolato “Decapitato un insegnante nella periferia di Parigi”, con occhiello “Macron: Chiaro attentato terrorista”, che dà tutte le informazioni che erano al momento disponibili: la decapitazione, il movente, l’origine cecena dell’assassino, il grido ‘Allahu akbar’, il video di rivendicazione su Twitter, la denuncia del terrorismo islamico da parte di Macron, le prime indagini e l’arresto di familiari dell’assassino. Con i più cordiali saluti,

Annalisa Ferramosca

Gentile Annalisa,  
Sono molto felice di rileggerla dopo tanto tempo. Sembra quasi ironico ma dopo il mio articolo in Francia è successo di tutto, manifestazioni di protesta, condanna dell'orribile attentato e proprio oggi ho letto che al povero Paty  verrà conferita la Legion d'onore alla memoria. Tutto questo mi da molta speranza, forse la Francia si sta svegliando dal torpore del dopo Charlie Hebdò e Bataclan. Vi sono state manifestazioni anche in Germania, in Italia purtroppo il silenzio è totale a parte le notizie dei telegiornali e gli articoli dei media ma la popolazione è rimasta indifferente, comprese le organizzazioni pacifiste. Mi spiace che l'Osservatore sia stato incluso nei giornali che non avevano dato la notizia, a volte si sbaglia anche senza volerlo e, per il futuro, sarà bene ricordare che l'OR non esce la domenica.
La ringrazio e le invio un cordiale shalom

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