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Notizie agghiaccianti 30/05/2020
Spero che a nessuno, che abbia udito o letto l'agghiacciante notizia proveniente dall'Iran di quel "padre" che ha staccato la testa alla figlia tredicenne per "lavare col sangue il disonore" di quella che, qui da noi in Sicilia, si definisce "fuitina", passi anche soltanto fugacemente per l'anticamera del cervello l'idea che l'assassino sia uno squilibrato. Di gente di questa risma, dalle nostre parti, ce n'è a sufficienza e ne combina abbastanza, di cose raccapriccianti, anche verso coloro che si ha avuto da Dio il privilegio di mettere al mondo. Ma "quel" gesto, "quel" modo di togliere la vita, con "quell"'attrezzo e in quel contesto sociale e religioso, a me pare senza ombra di dubbio un vero e proprio "marchio di qualità". La falce (forma che rappresenta l'islàm e impropriamente definita mezzaluna nella nostra lingua e nello spagnolo, poiché si tratta della forma della luna crescente, nel primo quarto) che si abbatte sul collo di chi ha compiuto un'azione da miscredente (tale è chi non si attiene alle regole coraniche; e quella povera ragazzina, con la sua azione da "ribelle", questo sarà diventata, agli occhi dell'islamico mostro che non conosce l'amore paterno) è il segno tangibile della "fede" di un relitto d'uomo. Una persona non dissimile, nel suo degrado morale, ai membri delle popolazioni pagane di un tempo dedite alle più abiette forme di culto, di cui siamo a conoscenza oggi. Non ho mai avuto - e mai avrò, ne sono certo - notizia di persone che, ubbidendo al messaggio della Bibbia (e non a qualche sua manipolazione), possano compiere atti come questo. Non trattandosi di un caso isolato, invece, questo orrore dimostra quanto ingenuamente folli siano coloro che continuano a considerare il verbo di quel mercante arabo del VII secolo alla stregua delle Sacre Scritture a lui anteriori perfino di due millenni.

Enrico Alberti

Gentile Enrico,
il visetto sorridente di Romina Ashrafi, la bambina decapitata dal padre-mostro rende ancora più insopportabile il pensiero del suo assassinio. Purtroppo sappiamo che non è l'unica, in Italia sono state decapitate Sana Cheema dal padre e dal fratello e Hina Saleem uccisa da tutta la famiglia che poi rivolse il suo cadavere a La Mecca. E' vero che, anche se in Italia le disposizioni sul delitto d'onore sono state abrogate solo nel 1981, nessuna religione, oltre a quella islamica, prevede la decapitazione come segno di fede. Del resto è noto, ed è confermato dai musulmani stessi, come essi amino la morte più della vita, povere quindi quelle creature che fanno parte di quel mondo senza condividerne le lugubri e feroci tradizioni.
Un cordiale shalom

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