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Diego Gabutti
Corsivi controluce in salsa IC
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Periscopio 10/08/2023
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 10/08/2023, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

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Vladimir Kara-Murza

Un raid e poi un altro sui soccorritori. [Questa] la tattica russa a Pokrovsk. Titolo del Corriere della sera.

Conosceva ogni virgola dell’umana follia / aveva per eserciti e flotte una passione; / se rideva stimabili senatori ridevano / e se piangeva, in strada i bambini morivano. W.H. Auden, Epitaffio per un tiranno (in Un altro tempo, Adelphi 1997).

Il volto di Aleksej Navalny dovrebbe essere riconosciuto a prima vista, stampato su migliaia di manifesti stradali, e la crudeltà indecorosa del [...] boia di stato che lo processa per «estremismo» senza addebitargli alcunché in termini di fatto dovrebbe diventare una bandiera di mobilitazione. [...] Insieme a lui dissidenti d’altro genere e natura, come Vladimir Kara-Murza, condannato a 25 anni in carcere di massima sicurezza, e Ilya Yashin, un altro che non è espatriato, ha parlato pubblicamente, ha pagato e paga. Alcuni erano collaboratori di Boris Nemtsov, assassinato come un cane su un ponte non distante dal Cremlino. Giuliano Ferrara, il Foglio.

Il terribile Stalino, l’Orco Rosso del Kremlino, / dice urlando come un pazzo alle guardie del palazzo: / i compagni qui segnati siano tutti fucilati! Il Balilla, giornale per ragazzi del Popolo d’Italia, 1936.

Raccomando ai partecipanti all’incontro di Gedda di valutare con attenzione la reazione ufficiale del Ministero degli Esteri russo all’incontro. Una reazione che annulla completamente autorità e reputazione di tutti i partecipanti e degli organizzatori del vertice. La Russia sta dicendo senza mezzi termini che non ascolterà nessuno, non reagirà a nulla, non concorderà nulla con nessuno. Continuerà a uccidere e distruggere. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, Twitter.

Secondo il Centro nazionale della resistenza ucraino un volo con mercenari della milizia Wagner è recentemente decollato dalla Bielorussia verso l’Africa occidentale, diretto in Niger. repubblica.it

Potenti esplosioni a Dzhankoi, in Crimea, penisola annessa da Mosca nel 2014. Un’altra forte deflagrazione si è sentita a Oktyabrskoye, nel distretto russo di Konstantinovsky. Il 24 luglio l’intera zona di Dzhankoi era stata evacuata in seguito a un attacco ucraino che aveva colpito un deposito di munizioni. Kiev aveva reso noto che l’attacco aveva distrutto missili da crociera russi destinati alla flotta del Mar Nero di Mosca. repubblica.it

Se la Russia continua a occupare il Mar Nero, al di fuori del suo territorio, bloccandoci e lanciando missili sui nostri porti, l’Ucraina farà lo stesso. Non abbiamo così tante navi, ma dovranno capire chiaramente che entro la fine della guerra loro avranno zero navi. Zero. Volodymyr Zelensky.

Se c’è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni speranza e che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire. Vittorio Emanuele Parsi, Il posto della guerra e il costo della libertà, Bompiani 2022.

[Marcello De Angelis] la musica ce l’aveva nel sangue, è sempre stato un artista, era il nostro grafico e anche l’inno di Terza posizione lo compose lui insieme con un altro camerata: Più non risplende il denaro americano... Roberto Fiore, leader del gruppuscolo neofascista Terza posizione.

Francesco Rocca [presidente della Regione Lazio]: «De Angelis resta al suo posto». Una cena e il caso è chiuso. Titolo di HuffPost.

[Non stressiamolo:] «È addolorato». Francesco Rocca, Repubblica.

Gianfranco Fini, con la svolta di Fiuggi, fece l’abiura del fascismo. Giorgia gna’ fa proprio a mandare il fascio in soffitta. Dagospia.

Non si è mai capito perché i fascisti e i comunisti, diciamo le loro caricature di nuovo conio, si infurino ogni qual volta qualcuno gli dà di fascisti e di comunisti. [...] «Il fascismo è morto» dicono gli uni, «vedete comunisti ovunque» ridacchiano gli altri, e noi qui in mezzo a dire da trent’anni una cosa diversa. Questa: [che] la società contemporanea, non solo italiana ma occidentale, oggi è minacciata internamente da chi vuole imporre il pugno di ferro dello Stato etico, in particolare sul tema dei diritti civili e della libertà d’espressione, e da chi lotta contro il capitalismo demo-pluto-massonico-giudaico. [...] E, quindi, come dovremmo chiamare chi nell’agosto 2023 vuole ancora legiferare sul nostro corpo, sulle nostre abitudini e sul nostro linguaggio? Come dovremmo chiamare chi vuole controllare, spiare e limitare le attività private? Come dovremmo chiamare chi scatena gogna digitale e schiavettoni reali e prova a cancellare le garanzie costituzionali? Christian Rocca, Linkiesta.

[Effetto] tassa sugli extraprofitti: crollano i titoli Unicredit, Intesa e Mediobanca. Titolo di HuffPost.

In una sola seduta gli istituti di credito hanno bruciato circa 9,5 miliardi di capitalizzazione. ilfoglio.it

Anche stavolta hanno vinto i tassisti. È bastata una minaccia di sciopero e anche il tentativo del governo Meloni è andato a vuoto. Linkiesta.

Alain Elkann si imbarca per la Grecia. Traghetto Foggia-Patmos. Spiaggia di Kampos. Lettini bianchi. Fisico invidiabile. Nipotina al seguito. Abbronzatura obamiana. In fuga dai lanzichenecchi. Elegantissimo. Nessun giornale sottobraccio (nemmeno Robinson). Costume scuro, nero, ma non di lino. Qualche giannizzero all’orizzonte. S’attende altro ottimo reportage per Rep. Carlo Rossella, il Foglio.

Quand’è che i ricchi hanno cominciato a vivere da poveri? Perché Alain Elkann prende Italo? Perché Chiara Gamberale in Grecia non ci va con un aereo privato? Guia Soncini, Linkiesta.

Sul letto di morte, Gertrude Stein sollevò la testa e chiese: «Qual è la risposta?» E poiché nessuno parlava, sorrise e aggiunse: «Diciamo allora, qual è la domanda?» [Ancora silenzio]. Donald Sutherland, Gertrude Stein. A Biography of Her Work, Yale University Press 1951.

Ho fatto un sogno così bello che mi sono chiesto perché esista la realtà. Roberto Gervaso.

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Diego Gabutti

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