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Diego Gabutti
Corsivi controluce in salsa IC
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Periscopio 07/12/2022
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 07/12/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

Ukraine and the Logic of Civil Resistance: Confronting Russian-Fueled  Insurgency - Atlantic Council

Al ritorno dall’ultimo vertice della Csto, mentre il presidente bielorusso Alexander Lukashenko diceva che il coinvolgimento militare di Minsk «è un’assurdità», Vladimir Putin avrebbe chiesto all’intelligence militare russa di preparare «uno scenario che preveda un tentativo d’omicidio contro Lukashenko per intimidirlo e spingerlo finalmente a impegnare le sue truppe nella guerra». Eliminare Lukashenko per avere il controllo di 45.000 soldati avrebbe più effetti negativi che positivi, con la conseguente destabilizzazione interna, ma tutto è possibile. Rosalba Castelletti, la Repubblica.

Dem’jan Bednyj era caduto in disgrazia a causa della sua bibliofilia. Aveva avuto l’imprudenza di scrivere nel suo diario che non prestava volentieri i libri a Stalin perché questi lasciava sulle pagine bianche ditate di unto. Nadežda Mandel’štam, Speranza contro speranza.

La Russia ha chiesto a Israele di non ostacolare i suoi sforzi per trasferire attrezzature di difesa dalla Siria all’Ucraina, ha riferito domenica sera la stazione Radio Kan [di Gerusalemme]. Una fonte russa vicina al Cremlino ha avvertito circa una settimana fa che un’eventuale sconfitta russa sul campo di battaglia potrebbe provocare un’ondata di antisemitismo. Nelle parole rivolte da un funzionario russo a un funzionario israeliano: «Se la Russia perde la guerra, dovrà essere trovato un capro espiatorio». i24news.

[Negli anni ottanta] Putin lavorava con l’agente della Stasi Matthias Warnig a Dresda. Si occupavano d’operazioni sovversive. Sappiamo grazie a un transfuga della Stasi che Putin fece in modo che fossero ritrovate delle immagini pornografiche a casa d’un professore tedesco per screditarlo. Riuscì a ottenere un veleno speciale che non lasciava tracce. Lavorava anche con Reiner Sonntag. un neonazista che avrebbe contribuito allo sviluppo dell’estrema destra nell’est della Germania dopo la caduta del Muro di Berlino. Sappiamo inoltre che ha lavorato con tutta probabilità anche con la Rote Armee Fraktion, banda armata dell’estrema sinistra tedesca. Catherine Belton, Le Figaro (dal Foglio).

Oltre 100 «stazioni di polizia» in tutto il mondo per monitorare, intimidire e in alcuni casi rimpatriare i cittadini cinesi che vivono all’estero. Dopo il rapporto pubblicato a settembre dall’Ong Safeguard Defenders in cui si dava conto di 54 stazioni cinesi fuori dai confini nazionali, è la stessa organizzazione a pubblicare un aggiornamento aggiungendone alla lista altre 48. [...] Il nostro Paese, secondo il rapporto, è quello che ne ospita di più. Gianluca Modolo, la Repubblica.

In diverse città iraniane è [in corso] lo sciopero indetto dai manifestanti che ormai chiedono apertamente la caduta del regime. 1500tasvir, un account Twitter con 380.000 follower incentrato sulle proteste, ha condiviso video di negozi chiusi in aree commerciali chiave, come il bazar di Teheran, e in altre grandi città come Karaj, Isfahan e Shiraz. Si sono unite allo sciopero generale anche 19 città dell’Iran occidentale, dove vive la maggior parte della popolazione curda del paese. repubblica.it

Io credo che Giorgia Meloni sia una patriota. [Lo crede anche lei]. Edward Luttwark, Tg2.

[Be’,] un po’ di sano nazionalismo dovrebbe farci chiedere perché tanti indicatori segnalano che da un quarto di secolo l’Italia va indietro, invece di andare avanti. Sabino Cassese (Raffaele Marmo, QN).

La manovra Meloni bocciata da [Bankitalia]: «Misure sul contante, Pos e Flat Tax in contrasto con Pnrr e lotta all’evasione». Il sottosegretario Fazzolari attacca: «Esprime interessi delle banche». [Risate e sospiri]. Titolo di Repubblica.

[Giorgia Meloni:] «Banconote le posso avere per mille ragioni, magari tenevo dei contanti in casa, o un amico mi ha restituito un prestito: e se non li posso spendere legalmente, lo farò in nero, per cui più alzi il tetto al contante, meno favorisci l’evasione». Un ragionamento [...] che non segue un filo logico. Un prestito non può essere restituito con bonifico? Chi ha contanti a casa regolarmente prelevati perché non li può «spendere legalmente»? Pietro Salvatori, HuffPost.

Saviano, non che pentirsi o chiedere scusa, rivendica il diritto di dare della «bastarda» alla [premier]. Diversamente da Saviano, io non pretendo di avere questo diritto, altrimenti vedrebbe di quali epiteti sarei capace di decorare la sua immagine. Gianni Pardo, Italia Oggi

Di questi giorni è la notizia della condanna a Maurizio Costanzo – un anno di reclusione, pena sospesa purché risarcisca il diffamato con 40mila euro – colpevole di critica, anzi diffamazione, del giudice che rigettò la richiesta d’arresto per l’uomo che poi deturpò con l’acido Gessica Notaro. Complimenti a questo giudice, disse Costanzo invocando l’intervento del Csm. Ecco: un anno di reclusione. Mattia Feltri.

Roberto Speranza spara contro il manifesto fondativo del Pd: «Neoliberista». Il vicesegretario uscente Provenzano ha parlato di «sedicenti riformisti che d’ora in poi è meglio chiamare conservatori». Orlando s’è accorto di un nodo congenito, mai sciolto nel Pd: «È la valutazione che diamo dello sviluppo capitalistico». Per Goffredo Bettini «Dobbiamo recuperare la scintilla della Rivoluzione d’Ottobre». La signora Schlein già parla tre lingue. Ne imparasse di corsa un altro centinaio potrebbe almeno capire di cosa si parla in casa. Andrea’s Version, il Foglio.

Liliane Murekateke – figlia della fondatrice della Karibu Marie Thérèse Mukamitsindo e moglie di Aboubakar Soumahoro – era stata a Palazzo Chigi con Berlusconi tra il 2003 e il 2006, cooptata da Alberto Miehelini, all’epoca rappresentante personale di Berlusconi per il «Piano di azione per l’Africa». Poi ci era rimasta con Romano Prodi e, di nuovo, con il Cavaliere dopo il suo trionfo elettorale del 2008. Amadori e De Tonquédec, La Verità.

Con l’aria che tira vorrei essere un porco a cui si gettano le perle. Roberto Gervaso.

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Diego Gabutti

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