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Manfred Gerstenfeld
Israele, ebrei & il mondo
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I socialisti europei che diffondono odio contro Israele 18/02/2017

I socialisti europei che diffondono odio contro Israele
Commento di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

Da decenni, nei più importanti partiti socialisti democratici europei, si è diffuso un forte odio contro Israele. Ma da circa un anno, finalmente, il ministero degli esteri israeliano si rifiuta di ricevere il Ministro degli Esteri svedese Margot Wallstrom del Partito Socialdemocratico, che ha ordinato una indagine su quelli che chiama “ uccisioni extra giudiziarie” in Israele di terroristi palestinesi.
Il Centro Simon Wiesental l’ha inclusa nella lista 2016 dei più fanatici antisemiti e odiatori di Israele, non avendo mai mostrato alcun interesse verso una indagine del terrorismo palestinese.

Questo odio estremo dei leader socialisti europei non è una novità.
Olof Palme, Primo Ministro svedese, il Presidente francese François Mitterand e il Primo Ministro greco Andreas Papandreu avevano paragonato Israele al nazismo. In una conferenza a Alessandria, l’ex Primo Ministro francese Michel Rocard aveva definito la Dichiarazione Balfour un “ errore storico”. Benoit Hamon, il candidate socialista alle prossime elezioni presidenziali francesi, ha invitato il parlamento a riconoscere l’inesistente stato di Palestina, dichiarando che avrebbe contribuito a recuperare il voto musulmano al Partito Socialista, dopo la defezione durante la presidenza Hollande.

Un’esplosione di odio antisemita e contro Israele si è verificata nel Partito Laburista inglese da quando è diventato leader Jeremy Corbyn nel 2015. La Home Select Affairs Committee della Camera dei Comuni è stata molto critica sulla crescita dell’antisemitismo laburista, accusando Corbyn di non aver fatto abbastanza per combatterlo.
Durante la campagna israeliana “Scudo Protettivo” del 2014 l’ex vice Primo Ministro laburista John Prescott, è intervenuto condannando Israele con queste parole:
“ Paragonate l’attacco a un pedaggio fatto pagare a Gaza. Fra i più di 1.000 morti, l’80% erano civili, perlopiù donne e bambini. Ma chi può dire che lo fosse anche una parte del restante 20%? Israele li chiama terroristi, ma agisce da giudice, giuria e carnefice in quel campo di concentramento che è Gaza”. Ha poi aggiunto “ Quel che avvenne al popolo ebraico nelle mani dei nazisti è spaventoso. Ma si dovrebbe pensare che quelle atrocità avrebbero dovuto suscitare un senso di simpatia verso le vittime”.
In Norevegia, dopo le elezioni del prossimo novembre, il leader del Partito Laburista Jonas Gahr Store potrebbe diventare Primo Ministro. Due sostenitori norvegesi di Hamas, Mads Gilbert e Erik Fosse, hanno scritto un libro che è la moderna versione dell’accusa del sangue, in quanto denunciano Israele di essere entrata a Gaza con l’intenzione di uccidere donne e bambini. Store scrisse il commento sulla 4a di copertina nel quale elogiava gli autori per la loro testimonianza di quanto era avvenuto a Gaza.

Per molti anni, il socialista Erkki Tuomioja è stato Ministro degli Esteri in Finlandia. Agli inizi di questo secolo ha paragonato le misure difensive di Israele alle persecuzioni dei nazisti contro gli ebrei europei.
Nel 2002, Apostolos Kaklamanis, porta parola socialista del parlamento greco, citò il “genocidio” dei palestinesi da parte di Israele, dopodiché Christos Protopapas, a nome del governo, espresse la solidarietà del parlamento e del popolo greco.
Nel 2001, Rehavam Ze’evi, Ministro del Turismo israeliano, venne assassinato da terroristi palestinesi. Mogens Lykketoft, Ministro degli Esteri danese, divenuto poi leader del Partito Socialista, disse all Tv che non c’era alcuna differenza tra questo crimine e l’uccisione mirata di Israele dei terroristi.
Nel 2016, il Partito Laburista olandese firmò una mozione parlamentare che imponeva sanzioni a Israele se non iniziava subito trattative di pace con i palestinesi.
Il ministro degli Esteri olandesi Bert Koenders ha dichiarato che il suo governo è contro il BDS, ma il governo olandese finanzia le Ong che promuovono il BDS.

L’europarlamentare socialista, la belga Veronique de Keyser ha dichiarato che vorrebbe “strangolare” l’ambasciatore israeliano se venisse a parlare sulla sicurezza di Israele. Dopo “Scudo Protettivo”, l’ex segretario generale della Nato, il socialista Willy Claes, ha attaccato Israele dicendo “ Israele deve prendere atto che l’enorme credito che il giudaismo ha costruito dopo la seconda guerra mondiale è finito”
Nel 2002, Franco Cavalli, allora parlamentare socialista del Partito Svizzero Socialdemocratico, disse che Israele “ con intenzione massacra un intero popolo” e intraprende “ uno sterminio sistematico dei palestinesi”.

Alcuni dei più fanatici socialdemocratici anti-Israele sono ebrei. Il più scatenato contro Israele nel Partito Laburista olandese è il parlamentare Michiel Seraes. L’ex Primo Ministro socialista austriaco Bruno Kreisky disse degli ebrei “ se sono un popolo, sono un brutto popolo”. Vittima dell’auto-odio, Kreisky era stato un pioniere della diffamazione di Israele, che giudicava “semifascista”, “stato di apartheid”, “non democratico”, “clericale” e “militarista”.

I nomi citati sono solo un breve elenco degli odiatori di Israele in undici partiti socialisti europei. In diversi paesi, questa tendenza dei socialisti di attaccare Israele è finalizzata a ottenere il voto musulmano senza impegnarsi su temi reali. In più, i socialisti pretendono di essere dalla parte dei perdenti, fra i quali molti di loro includono i terroristi. Una
posizione che può essere mantenuta solo grazie a una estrema disonestà intellettuale: distogliendo consapevolmente lo sguardo da chi incita al genocidio degli ebrei, Hamas, il più importante partito palestinese e da chi esalta la violenza, cioè Fatah.

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Manfred Gerstenfeld è stato presidente per 12 anni del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta. E' appena uscito il suo nuovo libro "The war of a million cuts" (in inglese). E' una analisi di come ebrei e Israele sono delegittimati e come farvi fronte, recensita alla pagina http://jcpa.org/book/the-war-of-a-million-cuts-the-struggle-against-the-delegitimization-of-israel-and-the-jews-and-the-growth-of-new-anti-semitism/


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