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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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I luoghi santi dei musulmani avrebbero la prevalenza su tutti gli altri? 08/04/2023
I luoghi santi dei musulmani avrebbero la prevalenza su tutti gli altri?
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


Al-Aqsa Mosque - Wikipedia
La moschea di Al Aqsa a Gerusalemme

 
Innanzitutto questa sequenza incredibile. Circa 30 persone sono riunite per il Seder, la cena tradizionale che segna l'inizio della Pasqua ebraica, uno dei momenti salienti della vita nello Stato ebraico. L'atmosfera è gioiosa. In piedi, gli invitati cantano con allegria le filastrocche di Pesach. Uno di loro registra la scena. Si sente chiaramente il fragore delle esplosioni che si susseguono all'esterno. È che ci troviamo in una località vicina alla Striscia di Gaza e Hamas ha scelto proprio questa notte per lanciare una pioggia di missili sul suo vicino. L’Iron Dome ne intercetta la maggior parte  con un frastuono assordante, e gli altri cadono rumorosamente in mare o su un terreni incolti.  Per rafforzare il messaggio, le unità di Hamas addette al frastuono notturno si uniscono alla danza. Sono dei militanti coraggiosi, ragazzi e ragazze che, lungo il confine, percuotono su vari strumenti, “protetti” dal fumo denso dei pneumatici che intanto fanno bruciare. Secondo Hamas, tutto questo succede perché la polizia israeliana ha osato violare la moschea di Al Aksa durante il mese sacro del Ramadan. Certo, dei militanti si erano barricati lì dopo aver fatto scorta di pietre e di fuochi d'artificio, ma questo era in previsione della scandalosa, ma che dico, sacrilega intenzione degli estremisti ebrei di venire a sacrificare un agnello sulla spianata delle moschee! Come se gli ebrei avessero un qualsivoglia diritto a questo sito! E poi in pieno Ramadan, ma insomma!
Naturalmente la polizia israeliana aveva annunciato che non avrebbe permesso a questi estremisti di accedere alla sacra spianata, e ne aveva già arrestati diversi, ma chi l’ascolta?

I militanti invece sì che erano pronti a dar battaglia a loro e, perché no, a tutti gli ebrei che avrebbero osato calpestare “con i loro piedi sporchi” come dice Mahmoud Abbas, quella che loro chiamano la spianata del Tempio. La polizia ha quindi voluto far evacuare la moschea; è stata accolta da una pioggia di pietre, da proiettili vari, da fuochi d'artificio e persino da mortai. Le immagini di questo intervento hanno fatto il giro del mondo e c’è stato chi ha condannato con più forza questa “profanazione”. Naturalmente, Hamas ha mostrato la sua solidarietà prendendo di mira ancora una volta le popolazioni civili. Delle feste ebraiche non gli interessa nulla; tanto che tempo fa gli egiziani avevano scatenato la loro macchina da guerra durante lo Yom Kippur. Di fatto, l'indignazione generale incoraggia altri militanti a unirsi alla danza –­ hanno sentito una folla piena di odio manifestare nella città di Umm el Fahm chiedere loro di bombardare Kiryat Shmona? – e una pioggia di missili proveniente dal Libano si è abbattuta sul nord di Israele. Hezbollah si affretta a dichiarare virtuosamente di approvare, ma che non è stato lui. Questa volta ci sono stati feriti e danni sia intorno a Gaza che nel nord. Al calar della notte, mentre i civili israeliani in queste regioni sono invitati a non allontanarsi dai rifugi, lo Tsahal reagisce.

Da qui questo mirabile titolo di Le Figaro: “Israele colpisce il Libano e Gaza dopo dei lanci di razzi contro il suo territorio.”
 
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Michelle Mazel

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