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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Felice come Ayman Odeh, deputato comunista arabo-israeliano: 'La comunità araba è fiorente!' 16/01/2023
Felice come Ayman Odeh, deputato comunista arabo-israeliano: 'La comunità araba è fiorente!'
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


Ayman Odeh reelected as Hadash party leader ahead of November election |  The Times of Israel
Ayman Odeh

In un momento in cui Israele è oggetto di incessanti condanne da parte delle istituzioni internazionali e in cui il suo governo ha il dito puntato contro; in un momento in cui il movimento BDS sta guadagnando slancio nei campus americani al punto che gli studenti ebrei si sentono sempre più minacciati perché le amministrazioni universitarie non fanno nulla per difenderli; in un momento  in cui anche una certa stampa in Francia parla di un Apartheid ancora peggiore di quello che ha conosciuto il Sudafrica, e di un'oppressione della popolazione araba che non avrebbe futuro nel proprio Paese, c’è un video molto strano che circola in questi giorni in Israele .               

E’ in ebraico.  Si vede – e si sente – una personalità di spicco che parla di quella che secondo lei è la vera situazione della comunità araba in Israele.Lo ascoltiamo, non crediamo alle nostre orecchie. “Dalla mia finestra io vedo il Rambam Hospital. Il 31% dei medici del Rambam Hospital è arabo; otto dei quindici capi dipartimento dell'ospedale di Bnei Zion sono arabi. Vedo il Technion: il 23% degli studenti del Technion sono arabi e il 35% delle studentesse sono arabe. Io vedo l'Università di Haifa: il 46% degli studenti dell'Università di Haifa sono arabi. Negli ultimi cinque anni il numero di arabi nell'High-tech è aumentato del 1300%.”                                                               

Questa straordinaria constatazione si conclude con un clamoroso:  “La comunità araba sta fiorendo.” Chi è colui che può permettersi di fare queste affermazioni, che vanno contro gli stereotipi e i preconcetti? Stiamo parlando del deputato Ayman Odeh, uomo politico poco sospettato di essere indulgente nei confronti dello Stato ebraico, che non perde occasione di fustigare in ogni momento. Nato ad Haifa nel 1975, più di un quarto di secolo dopo la Dichiarazione d’Indipendenza di Israele, ha studiato giurisprudenza in Romania ed è abilitato all'esercizio della professione in Israele, ma non si è mai iscritto all’Ordine degli Avvocati. Figura carismatica che parla fluentemente quattro lingue – arabo, ebraico, inglese e rumeno – nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori pensatori mondiali, stilata dalla rivista Foreign Policy.     

Nel 2016, è stato classificato al nono posto nella lista delle 100 persone influenti dal quotidiano economico israeliano The Marker. All'estrema sinistra nello scacchiere politico, lui è il leader del partito comunista Hadash , che ha vinto cinque seggi alle elezioni del 1° novembre 2022. In precedenza aveva guidato la Lista Araba Unita di breve durata, che aveva riunito quattro partiti arabi, portandola nelle precedenti elezioni a una vittoria senza precedenti alle urne, ottenendo in particolare quindici seggi nel 2020 sui 120 alla Knesset, diventando la terza formazione politica.
Il dissenso interno ha poi portato al suo scioglimento.  Eppure Ayman Odeh mostra uno strano ottimismo riguardo al futuro della sua comunità. È anche vero che prende in esame regolarmente gli eventi in corso e che conosce bene la realtà delle cose.
Purtroppo temiamo che i nemici di Israele facciano orecchie da mercante per non sentirlo.

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Michelle Mazel

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