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Ugo Volli
Cartoline
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Una dimostrazione della stupidità di Obama 30/12/2009

Una dimostrazione della stupidità di Obama

Cari amici, non bisogna mai essere troppo sicuri della propria sorte. Le cose cambiano in fretta. Per esempio, c'è un ometto che vive dalle parti di Ramallah e di mestiere fa il presidente dell'autorità palestinese. Bene, esattamente un anno fa sembrava fortunatissimo. Gli israeliani stavano facendo per lui il lavoro di sistemare i suoi nemici di Hamas, e lui insisteva che lo facessero fino in fondo, sapendo già che avrebbe condannato le loro "atrocità", cogliendo due piccioni con una fava sola; l'America addestrava i suoi poliziotti; l'Europa gli dava un sacco di soldi, che magari in parte restavano appiccicati nelle tasche di qualche amico o parente, com'era già successo al suo predecessore; Olmert gli proponeva di costituire uno stato praticamente con tutti i Territori, nonostante l'opposizione della maggioranza degli israeliani, e lui si permetteva di dire di no, sperando di ottenere di più e di meglio, dato che in America aveva vinto un candidato amico...
E adesso? Poveraccio, avrà dato le dimissioni quaranta volte, ha fatto una specie di congresso per farsi incoronare ed è stato contestato, ha dichiarato che non si candiderà più alle elezioni, il suo partito (Al Fatah) minaccia una sollevazione ("intifada") contro il suo governo, quelli di Hamas sono ancora lì e gli israeliani anche. Che cosa gli è andato storto?
Pensa e ripensa, l'ometto ha tirato fuori una teoria, che è interessante; non per dire, ma credo di avervela già scritta anch'io in una di queste cartoline. Quel che è andato storto e che ha danneggiato lui (e l'intero Medio Oriente, a Israele e anche noi) è stato quel presidente amico. In  un'intervista al quotidiano arabo londinese  Asharq al-Awsat, l'ometto ha spiegato che non poteva proprio far fronte a una situazione in cui Obama si faceva vedere come più palestinese dei palestinesi stessi: "Obama laid down the condition of halting the settlements completely," he noted. "What was I supposed to say to him? Should I say this is too much?"    Cioè per quelli che non leggono l'inglese: "Obama ha tirato fuori la condizione del blocco completo degli insediamenti. Cosa si poteva pensare che gli rispondessi? Dovevo dire no grazie questo è troppo?" E però la trattativa si è incartata lì.
E dato che tutto nel West Bank funziona (o non funziona) perfettamente senza bisogno dell'autorità palestinese, salvo le trattative, il poveraccio si è trovato in sostanza disoccupato, obbligato a fare capricci sempre più capricciosi e dichiarazioni sempre più roboanti. E magari – speriamo di no - qualcuno lo prenderà sul serio e ricomincerà a scorrere il sangue, com'è già accaduto con i tre membri della milizia del suo partito (uno era stato addirittura amnistiato dalla carceri israeliane con il patto di non far più terrorismo) che hanno ammazzato un israeliano in un agguato per strada e sono stati uccisi nel successivo rastrellamento dell'esercito israeliano.
Lasciamo l'ometto al suo destino e concentriamoci un po' su quel bell'uomo fortunato e premiatissimo che vive in un palazzo dipinto di bianco a 1600 Pennsylvania Ave NW Washington, DC 20500. Per comprenderlo, bisogna usare le categorie di Umberto Eco sul deficit mentale. Eccole:
"Ho fatto una distinzione, in uno dei miei libri, fra l'imbecille, il cretino e lo stupido. Il cretino non ci interessa. È quello che porta il cucchiaio verso la fronte anziché puntare alla bocca; è quello che non capisce quello che gli dici. Il suo caso è semplice. L'imbecillità, invece è una qualità sociale e, per quel che mi riguarda, puoi anche chiamarla diversamente visto che per alcuni 'stupido' e 'imbecille' sono la stessa cosa. L'imbecille è colui che in un certo momento dirà esattamente quello che non dovrebbe dire. È autore di gaffe involontarie. Lo stupido invece è diverso; il suo deficit non è sociale ma logico. A prima vista sembra che ragioni in modo corretto; è difficile accorgersi immediatamente che non è così. Per questo è pericoloso." E perché è pericoloso?  Questo lo spiega l'immortale libretto di  Carlo M. Cipolla "Allegro ma non troppo", edito da il Mulino. Lo stupido produce "un danno ad un'altra persona o gruppo di persone  senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita".
Ecco, perfetto per Obama: quell'inquilino lì della Casa Bianca, per i suoi errori di logica ha provocato un danno all'ometto di Ramallah e a tutti noi, senza alcun vantaggio per sé o per l'America. Ha fatto lo stesso anche con gli iraniani dando la sensazione al nanerottolo maligno e alla sua "guida" di poter fare quel che volevano senza reazioni. Dato che dalla sua bella villa non lo può smuovere nessuno, speriamo solo che lasci stare l'ometto e dia l'ordine di rimettere a posto il nanerottolo. Speriamo, ma senza troppa fiducia. Gli stupidi sono ostinati.

Ugo Volli 

PS: Comunque penso che  la Persia va fermata a qualunque costo. Subito, prima che abbia l'atomica.


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