Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
In Svizzera, Eurovision: sputi e insulti agli ebrei Cronca di David Zebuloni
Testata: Libero Data: 13 maggio 2025 Pagina: 16 Autore: David Zebuloni Titolo: «Eurovision in Svizzera: sputi e insulti agli ebrei»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 13/05/2025, a pag. 16 con il titolo "Eurovision in Svizzera: sputi e insulti agli ebrei" il commento di David Zebuloni.
David Zebuloni
La Svizzera come la Svezia: sputi e insulti alla cantante israeliana Yuval Raphael, concorrente dell'Eurovision 2025
Quando l'anno scorso Eden Golan, la rappresentante israeliana all’Eurovision Song Contest, dovette indossare una parrucca e degli occhiali da sole per uscire dalla sua camera d’hotel senza correre pericoli mortali, molti israeliani si consolarono dicendo che questa è la realtà triste in Svezia: prendere o lasciare. Il Paese scandinavo, infatti, uno dei più islamizzati d'Europa, è noto per il suo elevato alto tasso di antisemitismo e antisionismo. Di fatto, antisemitismo anche quello. Quest’anno, in Svizzera, a Basilea, una delle capitali della cultura europea e che fra l’altro ospita una delle maggiori comunità ebraiche della Confederazione, le cose dovevano andare diversamente. Dovevano, eppure nulla sembra essere cambiato. La nuova rappresentante di Israele Yuval Raphael, sopravvissuta alla strage del Nova Festival il 7 ottobre, è vittima di continue minacce di morte. E domenica, durante la sfilata dei 37 concorrenti nella Marketplatz, prima sono apparse bandiere palestinesi e si sono uditi i solti slogan contro Israele. Poi, da un gruppetto con il cartello “Welcome to genocide song contest”, si è staccato un uomo che si è avvicinato alla cantante ebrea, insultandola, sputando e mimando il gesto del taglio della gola.
PREOCCUPAZIONE
Ma anche i turisti israeliani venuti dalla Terra Santa per tifare risultano essere in pericolo. Il Consiglio per la Sicurezza Nazionale d'Israele ha pubblicato questa settimana un allarmante avviso per i partecipanti all’Eurovision, insieme a istruzioni su come comportarsi durante il soggiorno a Basilea, poiché ritenuti potenziali bersagli di attacchi terroristici.
Secondo il Consiglio, in Svizzera si sono svolte 360 manifestazioni anti-israeliane nell’ultimo anno, e manifestazioni simili, se non più violente, sono attese anche durante l’Eurovision, con una possibile concentrazione sulla delegazione israeliana o sugli israeliani presenti tra il pubblico e in città. Come si è visto negli ultimi anni, e soprattutto dall'inizio del conflitto ad oggi, tali “innocue” proteste possono presto trasformarsi in scontri violenti o veri atti di terrorismo contro i turisti israeliani.
Non possiamo per esempio dimenticare il linciaggio avvenuto ad Amsterdam nel mese di novembre, in seguito alla partita di calcio del Maccabi Tel Aviv. Un evento inaudito e privo di precedenti nell’Europa del dopo guerra, una caccia all’ebreo dalle sembianza tragicamente simili ai vecchi pogrom. Ad ogni modo, per gli israeliani interessati comunque a partecipare alla competizione canora, il Consiglio perla Sicurezza Nazionale d’Israele consiglia ovviamente di evitare assembramenti e partecipazione a eventi non protetti.
VIGILANZA
E ancora, di stare lontano da proteste e manifestazioni, di mantenere un alto livello di vigilanza, di nascondere simboli israeliani o ebraici negli spazi pubblici e di evitare discussioni pubbliche circa il conflitto in Medio Oriente.
Un’ulteriore, ultima raccomandazione per i visitatori blu e bianchi è quella di scaricare l’applicazione del Comando del Fronte Interno israeliano, che fornisce aggiornamenti in tempo reale in caso di emergenza, a cura del Consiglio per la Sicurezza Nazionale In parallelo, con un tempismo particolarmente incoraggiante, il 15 maggio (ovvero in pieno Eurovision) entra in vigore in Svizzera la legge federale elvetica che vieta Hamas e le organizzazioni associate. Già nell’ottobre 2023, le Commissioni della politica di sicurezza delle due Camere hanno presentato una mozione che chiedeva di vietare l’organizzazione terroristica da molti sdoganata e gravemente rinominata “Resistenza”. L’Esecutivo ha quindi incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare un progetto in tal senso.
Nel settembre 2024, il Governo ha adottato il messaggio concernente la legge federale che vieta l'organizzazione e gli associati.
Questa è stata approvata il 20 dicembre 2024 da una netta maggioranza dei membri del Legislativo ed entrerà per l’appunto in vigore a metà maggio. Meglio tardi che mai.
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