Questa mattina mi sono alzata e come sempre da anni sono andata alla fermata ad attendere l’autobus per recarmi in Stazione passando davanti al bar dietro a casa mia. In Stazione ho preso il treno che mi ha portata a destinazione. Durante il viaggio, probabilmente complici gli ultimi drammatici fatti di Gerusalemme, ho pensato che se vivessi là chissà quante volte sarei potuta rimanere coinvolta in un attentato: sull’autobus, in treno, per strada, in un supermercato…chissà se sarei ancora viva...da brivido…pensare che gli abitanti di Israele rischiano ogni giorno la vita per condurre una vita normale fa paura…un caro abbraccio a tutte queste persone.
Monica
La paura quotidiana in cui vivono gli abitanti di Israele non può continuare. E' un terrore che si è prolungato per anni durante la Seconda Intifada, e che oggi sta ricominciando. Non è accettabile vivere in una situazione in cui le madri di due figli li invitano a prendere autobus diversi per far sì che almeno uno dei due torni a casa dalla scuola.
IC redazione