Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo tradotto dal JERUSALEM POST del 5.9.12, dal titolo "Sionisti diffondono l'omosessualità per controllare il mondo".
Sbagliando, ritenevamo che i "Protocolli dei Savi di Sion" non avessero bisogno di aggiornamenti. E' vero che nella Russia degli Zar, l'omosessualità era ancora un argomento tabù, quindi non andava trattato, un tabù rotto ai nostri giorni da Ahmadinejad, che oltre ad impiccare gli omosessuali in Iran, pur negandone l'esistenza, trova comodo usarli quale arma contro Israele.
L'idea che nello Stato ebraico le minoranze vengano non solo rispettate, ma godano di eguali diritti come la maggioranza, è evidentemente qualcosa che lo turba profondamente.
Aspettiamo l'edizione aggiornata dei Protocolli in versione iraniana.
Ecco l'articolo:
Versione in arabo dei protocolli, un best seller in tutti i paesi muslmani
a destra, omosessuali impiccati in Iran
Un servizio della scorsa settimana sul giornale iraniano Mashregh News, controllato dal governo e affiliato agli islamisti estremisti di Qom, sostiene che “il regime sionista diffonde l’omosessualità” in tutto il mondo allo scopo di perseguire il suo obiettivo di dominare il pianeta. L’articolo ha suscitato aspre critiche fra vari esperti occidentali di cose iraniane per il suo carattere esplicitamente omofobo e antisemita.
Scrive infatti Mashregh News che Stati Uniti e Regno Unito usano il denaro che ricevono dagli “ebrei” per diffondere l’omosessualità in tutto il mondo, e attacca Israele che accusa di “promuovere manifestazioni per i diritti dei gay”, denunciando in particolare Tel Aviv come il “paradiso dei gay sulla terra”. Il giornale iraniano deride poi l’ebraismo “conservative” che accetta rabbini gay, ed esorta i governi occidentali a impedire alla gente di dedicarsi ad attività gay in quanto “immorali” e a sottoporre a "trattamento medico" gli omosessuali al fine di porre termine alla loro condotta.
“Sembra di leggere un articolo di propaganda nazista tratto dal Der Stürmer”, ha scritto lunedì Chris Karnak sul sito gay tedesco GGG. Secondo Wahied Wahdat-Hagh, esperto di minoranze in Iran, si tratta di un articolo “anti-gay, anti-occidentale e antisemita”. “Il testo – aggiunge – legittima l’esecuzione dei gay in Iran: l’hanno fatto non solo per deridere l’Occidente, ma per motivare il fatto che il regime in Iran mette a morte i gay”.
L’articolo su Mashregh News attacca anche Hollywood, "colpevole" di dipingere i gay sullo schermo in termini positivi. Inoltre, secondo l’articolo, le scuole in California includono l’omosessualità nei loro programmi educatovi per via di una raccomandazione in questo senso di una "università ebraica".
“Quest’ultimo attacco alla dignità umana da parte del regime iraniano non desta tragicamente nessuna sorpresa – dice Saba Farzan, tedesca di origine iraniana, esperta nel campo dei diritti umani nella Repubblica Islamica – E tuttavia parole così perfide continuano a ferire. Ancora una volta questa barbara dittatura ha svelato il suo odio verso gay e lesbiche, oltre che verso lo Stato d’Israele e i paesi occidentali. Il che è particolarmente assurdo visto che in Medio Oriente Israele è l’unico Stato dove la comunità gay è al sicuro e tutelata. Con questa incivile visione del mondo la Repubblica Islamica mostra fino a che punto è veramente senza speranza”.
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