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Al Ministero: I Sindacati della scuola fanno professione di antisionismo
Buongiorno. Ho recentemente ricevuto, inoltrati dal liceo presso il quale insegno nella casella di posta elettronica istituzionale, due messaggi accompagnati dai relativi allegati. Si spacciano per legittime comunicazioni sindacali. Si tratta anzi di contenuti apertamente opposti ai principi che la scuola è impegnata a difendere. L'assemblea della USB aveva invece il compito dichiarato di difendere la "pratica [del]l’antisionismo come critica politica e storica", rivendicandola come "diritto di espressione, diritto di critica, di assemblea e di mobilitazione nei luoghi di studio e di lavoro".
Il convegno del CESTES, oltre a prendere posizione contro il piano di riarmo europeo, assimila il sionismo al colonialismo e accusa Israele di genocidio. Come se non bastasse, si presenta come iniziativa di formazione professionale.
Occorre segnalare che il personale scolastico poteva chiedere un permesso sindacale per assistere all'assemblea e, addirittura, di un "permesso giornaliero per formazione" allo scopo di seguire il convegno del CESTES. Va detto che il CESTES, stando alle informazioni accessibili sul rispettivo sito, è costituito sostanzialmente da tre persone: un sindacalista ai vertici dell'USB, una "ricercatrice" dello stesso CESTES, un docente universitario che vanta collaborazioni con Cuba e Venezuela. Viene da chiedersi come tale ente possa essere accreditato presso il MIM. In fiduciosa attesa di qualche gentile riscontro, porgo i più cordiali saluti, Andrea Atzeni Al Ministero: I Sindacati della scuola fanno professione di antisionismo
Buongiorno. Ho recentemente ricevuto, inoltrati dal liceo presso il quale insegno nella casella di posta elettronica istituzionale, due messaggi accompagnati dai relativi allegati. Si spacciano per legittime comunicazioni sindacali. Si tratta anzi di contenuti apertamente opposti ai principi che la scuola è impegnata a difendere. L'assemblea della USB aveva invece il compito dichiarato di difendere la "pratica [del]l’antisionismo come critica politica e storica", rivendicandola come "diritto di espressione, diritto di critica, di assemblea e di mobilitazione nei luoghi di studio e di lavoro".
Il convegno del CESTES, oltre a prendere posizione contro il piano di riarmo europeo, assimila il sionismo al colonialismo e accusa Israele di genocidio. Come se non bastasse, si presenta come iniziativa di formazione professionale.
Occorre segnalare che il personale scolastico poteva chiedere un permesso sindacale per assistere all'assemblea e, addirittura, di un "permesso giornaliero per formazione" allo scopo di seguire il convegno del CESTES. Va detto che il CESTES, stando alle informazioni accessibili sul rispettivo sito, è costituito sostanzialmente da tre persone: un sindacalista ai vertici dell'USB, una "ricercatrice" dello stesso CESTES, un docente universitario che vanta collaborazioni con Cuba e Venezuela. Viene da chiedersi come tale ente possa essere accreditato presso il MIM. In fiduciosa attesa di qualche gentile riscontro, porgo i più cordiali saluti, Andrea Atzeni |
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